Ipotesi stato di emergenza per la crisi idrica che da alcune settimane ha colpito la nostra provincia, in particolare la zona dell'Imperiese.
Lo ha annunciato oggi il presidente del Cda, Gian Alberto Mangiante, nell'ambito di una conferenza stampa nella quale si è parlato sia del concordato che della situazione della rete in zona.
“La nostra rete idrica è in una situazione critica per via dei mancati investimenti - ha dichiarato Mangiante - abbiamo chiesto a Prefettura e Protezione Civile la dichiarazione di stato di emergenza che potrebbe permettere di far conto anche su ulteriori strumenti di intervento per alleviare i disagi”.
Ora si attende la risposta da parte di Protezione Civile e Prefettura che, al momento, ancora non è arrivata.
“Stiamo vivendo alcune situazioni molto delicate su tutto il territorio - ha spiegato l'ingegnere Valerio Chiarelli - la fragilità impiantistica è l'origine di questa perdita di acqua che cerchiamo di distribuire in modo omogeneo, ma i margini di manovra sono molto ridotti. Gli impianti non sono stati rinnovati o potenziati mentre l'urbanizzazione è continuata così come gli insediamenti. Quest'anno inoltre si registra una particolare affluenza turistica anche nella seconda metà di agosto che sta compromettendo in alcune zone la continuità del servizio”.
“Quasi tutto il sistema è basato sull'acquedotto del Roja colpito da una serie di fragilità tra le quali l'abbassamento di falda del fiume a seguito dell'alluvione di ottobre e che sta rendendo critica la situazione dei pozzi - ha proseguito Chiarelli - problema condiviso con la parte francese che attua una serie di interventi per favorire l'ingresso dell'acqua nella falda. Questo 'grattage' permette di levare gli strati di argilla e fa permeare l'acqua. Ma gli interventi sono sempre meno efficaci e hanno durata ridotta: una volta si faceva ogni mese, ora una volta ogni 10/15 giorni. L'altro aspetto è legato agli impianti che hanno alcune rotture sotto controllo che non permettono una completa distribuzione su tutti i territori. Se il Roja è sufficiente per gli abitanti del Ponente, se ci si allontana e si va verso Imperia le problematiche aumentano. La situazione al momento è sotto controllo e si spera che resista per traguardare il weekend sperando che si riduca l'affluenza turistica”.
“Sono sempre più necessari interventi programmati, non ultimo la realizzazione di serbatoi di accumulo - ha concluso Chiarelli - ci sono idee e progetti maturati nel tempo per intercettare le acque di altri torrenti come Argentina e Arroscia. Al momento, però, non ci sono utenze o zone senza acqua, abbiamo tamponato con autobotti o con manovre di rete”.
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