Il Nazionale

Cronaca | 28 luglio 2021, 18:04

Rubano la foto di un medico da Savonanews e la utilizzano per "vendere" Green Pass: la truffa su Telegram

L'immagine del dottor Oscar Montani sfruttata dai gestori di canali dell'app di messaggistica che mettono in vendita i certificati di vaccinazione: attenzione all'inganno

Rubano la foto di un medico da Savonanews e la utilizzano per "vendere" Green Pass: la truffa su Telegram

Sono trascorsi una manciata di giorni dall'articolo con il quale, sui quotidiani del nostro network, evidenziavamo l'allerta sui Green Pass truffaldini messi in vendita su Telegram, una delle piattaforme di condivisione più magmatiche e sfuggevoli dell'epoca contemporanea. Ed ecco che arrivano segnalazioni della presenza di una foto sottratta a Savonanews, che ritrae un noto e stimato medico savonese, pubblicata insieme a diversi post che promettono di vendere il certificato verde di avvenuta vaccinazione. Un raggiro, ovviamente, che in questo caso sfrutta una nostra immagine fotografica - facilmente scaricabile dalla Rete - contrabbandandola per il volto di un fantomatico Dr. Franceschi, al quale, altrettanto ovviamente, l'autentico professionista della foto, ovvero il dottor Oscar Montani, è in ogni modo estraneo. Qui l'articolo originale: Coronavirus e medici di famiglia, lo sfogo di un dottore savonese: "Vogliamo rispetto, non lavoriamo 16 ore a settimana ma al giorno"

I gestori di questi spazi Telegram (appositamente dedicati alla vendita di Green Pass agli sprovveduti) garantiscono di fornire certificati di vaccinazione anti-Covid senza sottoporsi a tamponi né alla vaccinazione, dietro l'invio di numero di tessera sanitaria, di documento di identità e soprattutto di una somma in denaro. Il documento però non verrà nemmeno falsificato, perché non verrà mai indirizzato alla vittima del tranello

I prezzi vanno dai 100 euro per un Green Pass digitale ai 120 per quello cartaceo e vengono proposti "pacchetti famiglia" con importi sino a 500 euro per un massimo di 5 certificati. Una trappola incensata con tanto di rassicurazioni ("non sono documenti farlocchi, non sono repliche") e promesse di celerità ("spedizione tra 48 e 72 ore dopo il pagamento").

Gli amministratori di questi gruppi dicono di accettare i corrispettivi con Buoni Amazon, Zalando, Paysafecard oppure con crypto-valute, specialmente Bitcoin e Ethereum

Fra i tanti elementi deprecabili, l'uso illecito della foto di un medico di base impegnato in prima linea, precisamente un'immagine scattata da un giornalista di Savonanews in occasione di un'intervista sul duro lavoro di trincea nella lotta al Coronavirus. Oltre al danno, dunque, la beffa. 

Il dottor Montani in queste ore si è rivolto sia alla polizia postale sia ai carabinieri. "Vorrei che questa situazione fosse segnalata e resa nota - ci riferisce il medico - Credo che sia chiara l'evidenza, ma è necessario fare luce su chi utilizza la mia immagine in questo modo. Ho anche esposto il problema all'Ordine dei Medici della provincia. Appena sono usciti i Green Pass sapevamo bene che qualcuno avrebbe tentato di compiere truffe e infatti questo ne è un esempio".

Su uno dei gruppi dell'app di messaggistica istantanea, pieni di prosopopea per dare parvenza di affidabilità, si legge: "Ringraziamo tutti per il grande successo, oramai siamo anche sui giornali...". Ci auguriamo presto con nome e cognome. Anche la nostra testata editoriale, per mezzo del suo Gruppo, si tutelerà contro l'uso illegittimo delle proprie immagini, specie se applicato a raggiri odiosi, senza tollerare scopi fraudolenti o imposture ai danni della salute pubblica. 

Come spesso ricordiamo nei nostri articoli, il Green Pass si ottiene gratuitamente dopo aver ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19, essere risultati negativi a un test nelle 48 ore precedenti o se si è guariti dal Coronavirus da meno di sei mesi. Il certificato viene emesso attraverso la Piattaforma nazionale-DGC, gestista dal Ministero della Salute; al portale si può accedere inserendo i dati della tessera sanitaria o con identità digitale (SPID o carta di identità elettronica), oppure si può accedere anche attraverso l’app Immuni o l’app IO che integra i servizi della Pubblica Amministrazione. Chi non disponga di strumenti digitali, può richiedere il Green Pass al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia presentando la tessera sanitaria.

Redazione

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