“Rompere il sistema Torino, cosa non avvenuta in questi 5 anni di governo del Movimento 5 Stelle”: è questo l'obiettivo dichiarato di Torino Futura, la neonata creatura politica di Ugo Mattei per tentare la scalata a Palazzo Civico.
In attesa di avvicinarsi alla fase calda della campagna elettorale, la lista ha presentato ufficialmente la squadra dei 40 candidati al Consiglio Comunale e degli 8 pretendenti alla carica di presidente di circoscrizione: la capolista sarà l'avvocata 42enne Elena Pinto, mentre in coda figura anche l'ex sindaco di Venaus e attivista No Tav Nilo Durbiano.
Partecipazione civica
In prima battuta, Mattei tiene a ribadire l'importanza della metodologia di scelta: “La selezione – sottolinea – è rappresentativa di tutta la città: abbiamo mobilitato circa 1000 persone attraverso gli 8 'caucus' circoscrizionali e i 'super caucus' di Porta Palazzo, un sistema basato sulle assemblee di prossimità. La lista è composta al 50% da donne e comprende 27 laureati, principalmente in giurisprudenza ma anche in architettura, lettere, ingegneria e molte altre discipline; abbiamo puntato sulla partecipazione civica grazie a candidati privi di esperienze politiche di partito ma ricchi di esperienze sociali importanti”.
Netta anche la posizione sugli eventuali rapporti con le altre forze politiche: “Al nostro interno – aggiunge – sono presenti sensibilità appartenenti sia al centro-destra che al centro-sinistra ma, non rivolgendoci ad alcun ceto politico, ci poniamo in modo equidistante dai due poli e vogliamo proporre un'offerta ampia in grado di arrivare a tutti i cittadini; nessun rapporto significativo nemmeno con le altre sinistre e con Damiano Carretto, persona stimabile ma con un percorso diverso dal nostro”.
Rottura del Sistema Torino
Per quanto riguarda le linee programmatiche la parola d'ordine sarà, come già anticipato, rottura: “Il voto di 5 anni fa – prosegue – ha segnato una discontinuità solo dal punto di vista formale ma la tanto sospirato cambiamento non è avvenuto perché il Movimento 5 Stelle non ha avuto la qualità e le competenze necessarie per portarlo a termine. Noi punteremo sul decentramento, sulla riconversione e sui beni comuni dando piena attuazione alle possibilità straordinarie offerte dal relativo regolamento, mentre un altro punto cardine riguarderà l'internalizzazione dei servizi pubblici in contrasto alla logica neo-liberale e capitalistica che avvantaggia le solite piccole oligarchie”.
Focus sull'ecologia
Un ultimo grande focus è quello dell'ecologia: “Le grandi città - conclude Mattei – sono state umiliate da un modello di sviluppo insostenibile, noi proponiamo una vera e propria trasformazione di Torino, un disegno di lungo periodo che veda la ricostruzione di una città fatta dalla persone. A questo proposito, proporremo la realizzazione in zona nord di un grande campus interdisciplinare in grado di studiare le migliori scienze e tecnologie ecologiche; a questo aggiungeremo la più grande operazione di purificazione delle acque dei fiumi mai tentata”.
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