Il Nazionale

Eventi e Turismo | 09 luglio 2021, 11:14

Sanremo: ieri l'inaugurazione del 'Franco Alfano', l'entusiasmo della gente comune per uno spazio finalmente ritrovato (Foto e Video)

Una raccomandazione al Sindaco e alle maestranze comunali: cerchiamo di fare una manutenzione accurata al parco e all’Auditorium per fare in modo che i soldi spesi non vengano buttati via per il degrado che, purtroppo, spesso fa parte delle strutture pubbliche.

Sanremo: ieri l'inaugurazione del 'Franco Alfano', l'entusiasmo della gente comune per uno spazio finalmente ritrovato (Foto e Video)

E’ stata una serata soprattutto emozionante (QUI), quella di ieri all’Auditorium ‘Franco Alfano’ di Sanremo che, dopo 22 anni è tornato ad ospitare un appuntamento musicale dopo l’ultimo, quello del 1999 che sembra preistoria per tutti gli anni trascorsi.

Circa 350 spettatori, tutti opportunamente distanziati e molti con la mascherina, nonostante all’aperto non sia obbligatoria. Il taglio del nastro, con tutta la Giunta e buona parte dei Consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione (a conferma della straordinaria importanza del momento) oltre alle massime autorità civili, militari e religiose della città dei fiori.

Poi il rituale, purtroppo ma doveroso, dettato dalle normative anti Covid. Per entrare serve misurare la temperatura, disinfettarsi le mani e rispettare i protocolli previsti. Nulla di trascendentale ma, ovviamente, si allungano un po’ i tempi. C’è tanta voglia di stare all’aperto, magari ascoltando della buona musica e si attende volentieri. Pian piano entrano tutti mentre il Sindaco, che non vedevamo così raggiante da tempo, si attarda con il Vescovo Suetta. Lo accompagna in giro per il parco, altra chicca della serata, visto che ha messo il vestito della festa. Un momento privato, per spiegare questi lunghi anni di empasse, per uno dei luoghi storici della città.

Le interviste di rito e il discorso: breve e coinciso come è abitudine per Biancheri. Poche parole ma dirette, per accogliere residenti e turisti in una serata magica, fatta di suoni e colori con un cielo terso e per la quale, volendo trovare un neo, l’unico aspetto negativo è stato il caldo. Ma ‘chissenefrega’ avranno detto in tanti, finalmente torniamo all’Alfano e lo facciamo dopo tanti mesi di chiusure in casa, di mascherine, gel e tanto dolore per il Covid.

C’è stato il tempo anche per un po’ di storia dell’Auditorium: ci ha pensato Mara Pardini, addetta stampa del Comune e poi è toccato anche Filippo Biolè. Per lui è stata la prima uscita ufficiale da presidente della Sinfonica. C’è stato anche un momento di confronto con un ‘ex’ presidente, Maurizio Caridi, che non poteva certo mancare alla serata.

Poi il concerto, partito con l’omaggio a Raffaella Carrà e quindi la musica, protagonista di una gran bella serata. Ieri abbiamo proposto le voci istituzionali, quelle che hanno raccontato la ‘prima’ dell’Alfano sul piano politico, oggi vi vogliamo proporre quelle genuine (ed entusiastiche) della gente comune. Sanremesi e ‘furesti’ che ieri erano sulle gradinate dell’Alfano.

Sono stati 22 anni difficili, conditi anche da qualche polemica sulle diatribe tra Comune e hotel Royal, l’albergo di lusso che si trova alle spalle dell’Auditorium e che, spesso, ha lamentato l’eccessivo ‘rumore’ che arrivava dagli spettacoli dell’Alfano. Ora ci si augura che le due strutture possano convivere senza problemi, per il bene della città e dell’economia turistica, a 360 gradi.

Ieri è stata solo ‘festa’, ora serve una programmazione, una serie di eventi, per sfruttare al massimo questa nuova magica location. Forse per quest’estate gli appuntamenti non saranno molti, anche perché è stato difficile prepararsi alla bella stagione dopo i tanti problemi dettati dal Covid. Augurandoci che la pandemia ci lasci definitivamente grazie alla campagna vaccinale, l’Amministrazione ha tempo per strutturare magari un’estate 2022 importante. Una raccomandazione al Sindaco e alle maestranze comunali: cerchiamo di fare una manutenzione accurata al parco e all’Auditorium per fare in modo che i soldi spesi non vengano buttati via per il degrado che, purtroppo, spesso fa parte delle strutture pubbliche.

Carlo Alessi - Pietro Zampedroni

Commenti