Il Nazionale

Cronaca | 08 luglio 2021, 07:24

La Croce Rossa di Cuneo: "Infrazioni stradali, violenza e mascherina non indossata non fanno di te un tifoso migliore"

Un appello in vista della finalissima di domenica 11 luglio. Decine le chiamate e gli interventi in città per i volontari della Cri di Cuneo nella serata e nella notte di martedì 6 luglio. Il commento del neopresidente Gianni Valsania

La Croce Rossa di Cuneo: "Infrazioni stradali, violenza e mascherina non indossata non fanno di te un tifoso migliore"

Ci saranno molti più controlli domenica 11 luglio, quando l'Italia si giocherà la finale degli Europei. Quello che è accaduto il 6 sera, dopo la vittoria con la Spagna, non fa presagire nulla di buono.

E le forze dell'ordine saranno presenti in forma massiccia, come confermano dalla Questura.

Forze dell'ordine, ma non solo: la città sarà "presidiata" anche dalle ambulanze della Croce Rossa, che già la sera del 6 è dovuta intervenire più e più volte in città, a Cuneo. In piazza Galimberti, dove si è registrato l'episodio più grave, ma non solo.

Le reazioni non si sono fatte attendere: in città non si parla d'altro. E c'è chi ha deciso di non far vedere la partita nel suo locale, come il titolare della Birrovia Michele Trapani.

E proprio dal "mondo della Croce Rossa" arriva un monito che suona come consiglio ma anche come tirata d'orecchie: Festeggiare si può, farlo in sicurezza anche. Le infrazioni stradali, la violenza, la mascherina non indossata... NON fanno di te un tifoso migliore. 

Sul tema è intervenuto il neo presidente del comitato cittadino della Croce Rossa Gianni Valsania, storico volontario. "Quello di martedì è stato un evento eccezionale, ma noi siamo impegnati tutte le notti. Un commento su ciò che è accadito è difficile. Noi interveniamo spesso in situazioni cha accadono e che con un po' di buon senso potrebbero essere evitate".

Il riferimento è all'incidente avvenuto in piazza Galimberti, che ha coinvolto un automobilista, risultato ubriaco e privo di assicurazione RCA, e due ragazzi in motorino, un ventenne e una 13enne senza casco. Il video dell'impatto tra i due mezzi è stato condiviso migliaia e migliaia di volte.

Conclude Valsania: "Non posso che chiedermi che senso abbia correre dei rischi e farli correre ad altre persone per dei festeggiamenti. Sono in Croce Rossa da tanti anni e vedo che queste cose esistono e continuano ad accadere. E' difficile fare un commento che non vada a denigrare la parte meno umana di noi, che prende il sopravvento quando succede qualcosa che scatena il nostro lato emotivo. Questa volta è stato un evento sportivo, altre volte è una rissa. Le persone perdono il controllo e noi siamo chiamati per intervenire".

barbara simonelli

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