Il Nazionale

Cronaca | 08 luglio 2021, 18:33

Il Questore della Granda: "Mi appello al buon senso di tutti, domenica ci saremo, ma non potremo essere ovunque"

Nicola Parisi sta predisponendo un adeguto servizio di controllo in tutti i principali centri della Granda, a partire dal capoluogo, dove si sono verificati i fatti più gravi. "La nostra presenza sarà soprattutto di deterrenza"

Il Questore della Granda: "Mi appello al buon senso di tutti, domenica ci saremo, ma non potremo essere ovunque"

Dov'erano le forze dell'ordine? Perché quelle presenti non sono intervenute? Se in piazza Galimberti non si può salire con i mezzi motorizzati, perché è stato permesso? Sono le domande, le critiche e le polemiche corse sui social dopo gli episodi di martedì sera 6 luglio, avvenuti a Cuneo durante i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia contro la Spagna.       

Domenica 11 luglio ci saranno più controlli, in particolare nei principali centri della provincia di Cuneo.

Domani mattina, in Prefettura, è prevista una riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica. Sul tavolo il piano per affrontare e gestire al meglio le conseguenze di un'eventuale (e sperata) vittoria dell'Italia. Attorno al tavolo, con il Prefetto Fabrizia Triolo, il questore Nicola Parisi, responsabile di Pubblica Sicurezza a livello provinciale, e tutti i comandanti delle forze di polizia della Granda, oltre che delle Polizie Locali e dei vigili del fuoco.

"E' previsto un adeguato servizio di controllo nel centro di Cuneo, a partire da piazza Galimberti, dove sono attesi, in caso di vittoria, i festeggiamenti. E dove sappiamo tutti che cos'è accaduto", evidenzia proprio il questore. 

Tra tutti - polizia, carabinieri, finanza e polizia locale - a Cuneo ci saranno 30 uomini. Pochi. Ma le forze andranno distribuite anche negli altri centri della provincia.

"Puoi metterne anche 300 di uomini - continua il questore. Se io presidio piazza Galimberti e i festeggiamenti si spostano in un'altra zona? E' impossibile presidiare tutta la città. Saremo dove sono collocati i maxischermi e dove prevediamo che ci saranno i raduni per i festeggiamenti, in caso di vittoria".

Che si arrivasse agli eccessi che si sono visti a Cuneo, nessuno poteva immaginarlo. Che ci sarebbe stato un incidente, per fortuna meno grave di quanto le immagini circolate ovunque facessero presagire, tantomeno era possibile immaginarlo. Anzi, probabilmente, se non ci fosse stato, i festeggiamenti sarebbero stati solo un'occasione di polemica contro i mancati controlli sugli assembramenti. Così non è stato e si è davvero sfiorato il morto, a Cuneo.

Domani mattina si farà il punto sul pattugliamento dei principali centri della Granda.

La gestione di una folla in stato di eccitazione collettiva è tra le cose più complicate da fare per le forze dell'ordine. Bisogna mantenere la calma, vigilare ma evitare il più possibile di intervenire, per non scatenare conseguenze peggiori. Contro la mancanza totale di buon senso e di misura, c'è davvero poco da fare.

"La nostra presenza è una forma di deterrenza, potenzialmente può succedere qualcosa ovunque. E ovunque non possiamo essere. Le manifestazioni di giubilo ci sono sempre state, ma sono state probabilmente amplificate dall'anno e mezzo che ci portiamo alle spalle. C'è più voglia di libertà, soprattutto fra i più giovani", continua il questore.

Che chiude con un appello "al buon senso".

"Ricordo che restano i divieti di assembramento: in caso di gruppi numerosi e folle, anche all'aperto, invito ad indossare la mascherina. Per qualunque situazione anomala, non esitate a chiamare il 112. Noi ci saremo, ma chiediamo la collaborazione dei cittadini".

barbara simonelli

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