"Oggi siamo qui per ricordare i cari che ci hanno lasciato al tempo del Covid, ma anche per ricominciare. Questa é una tragedia che non possiamo ancora dire di avere completamente superato, ora la speranza é vincere la battaglia". Lo ha detto il direttore dell'ospedale Mauriziano di Torino, Maurizio Dell'Acqua, che oggi pomeriggio nel giardino dello storico nosocomio ha partecipato a un rito laico in ricordo delle vittime della pandemia.
Oltre 400 vittime solo al Mauriziano
Centinaia i presenti, tra operatori sanitari, pazienti e familiari dei defunti. Un momento di comunità con i parenti delle persone decedute per il virus, 438 al Mauriziano su un totale di 1817 casi, il 24%. Un progetto del nosocomio torinese a cura del gruppo Salutearte Mauriziano, di cui fa parte anche la realizzazione del libro, stampato in mille copie, 'Un ulivo per ricordare e celebrare la vita', che raccoglie pensieri e testimonianze di pazienti, familiari e sanitari.
"Un volume di testimonianze molto toccanti che fa riflettere e ricordare - ha aggiunto Dall'Acqua - un anno fa abbiamo piantato un ulivo che oggi è cresciuto ed é in perfetta salute. Lo bagneremo di nuovo perché è un simbolo di vita e speranza. Noi vogliamo davvero prenderci cura dei nostri malati - ha concluso il direttore - e ce la mettiamo tutta per cercare di rendere il percorso che i malati e loro familiari devono fare il meno difficile e sofferente possibile".
"Mai avrei pensato di vivere un momento così"
Durante la cerimonia non sono mancate le testimonianze, come quella di un familiare deceduto. "Mai avrei pensato di vivere un momento così nella mia vita, non pensavo mio papà sarebbe morto in questo modo, da solo, senza nemmeno un funerale".
Prima che il rito si concludesse, decine di presenti hanno bagnato il giovane ulivo, simbolo di speranza e memoria. Per non dimenticare.
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