Notte di tensioni in Valle di Susa, dove una ventina di No Tav appartenenti all'ala più oltranzista del movimento hanno lanciato petardi, razzi e fuochi d'artificio contro il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni.
Il gruppo di incappucciati ha anche tentato di dar fuoco alle recinzioni di fronte a cancello centrale del cantiere, ma la polizia ha respinto l'attacco e spento i roghi con gli idranti.
Tutte queste scene sono state riprese e pubblicate sui social dal gruppo NoTavinfo, che ha definito ironicamente il lancio di fuochi d'artificio "la nostra festa di San Giovanni" e criticato le forze dell'ordine per aver dato "la solita risposta esagerata" con "un fitto lancio di lacrimogeni anche ad altezza uomo".
Nel pomeriggio di ieri, i No Tav erano partiti dal campeggio dove c'è il presidio e avevano cercato di raggiungere l'area dei lavori, ma erano stati bloccati su un ponte sulla Dora. Un gruppo di attivisti - hanno però fatto sapere i No Tav - è comunque riuscito ad aggirare il blocco e a entrare dentro il cantiere percorrendo i boschi circostanti e guadando il fiume.
Insomma, i No Tav non sembrano avere la minima intenzione di desistere dai loro tentativi di bloccare il cantiere. Tanto che per oggi si sono dati un nuovo appuntamento, alle 10.30 a Chiomonte. E domani a far visita al cantiere ci sarà il leader della Lega Matteo Salvini, per un'altra giornata che si annuncia infuocata.
"Porterò il mio saluto e il mio ringraziamento a tutte le forze dell'ordine impegnate in zona", ha dichiarato oggi lo stesso Salvini.
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