Il Nazionale

Politica | 26 giugno 2021, 09:49

Alba, prove di ripartenza per la maggioranza del sindaco Carlo Bo

Mercoledì nuova seduta di Consiglio. Poi il primo cittadino tirerà le somme dopo l’incidente che ha messo in pericolo la tenuta della sua maggioranza

Alba, prove di ripartenza per la maggioranza del sindaco Carlo Bo

Bisognerà attendere la prossima settimana per conoscere gli esiti della riflessione che il sindaco albese Carlo Bo ha annunciato di voler fare dopo il recente inciampo vissuto dalla sua maggioranza.   

E’ quanto trapela da quanti in questi giorni sono stati più vicini al primo cittadino, che dopo un weekend eccezionalmente sottratto all’attività istituzionale, da inizio settimana è tornato regolarmente al quotidiano impegno nel suo ufficio al primo piano di piazza Duomo.

Giovedì Carlo Bo vi ha ricevuto la visita dell’assessore regionale al Welfare Chiara Caucino e dei vertici dell’Atc Piemonte Sud, dopodiché ha regolarmente partecipato alla riunione di giunta tenutasi nello stesso pomeriggio. Un incontro durante il quale ha comunicato ai suoi assessori di voler ancora attendere prima di rendere note le sue intenzioni su come proseguire l’avventura amministrativa iniziata con la vittoria elettorale del maggio 2019.

Trascorsi ormai dieci giorni dal pasticciaccio consumatosi con la sospensione della seduta di Consiglio di martedì 15 giugno, il novero delle ipotesi in campo sembra comunque poter escludere quello delle dimissioni ventilate quella sera in Sala Bubbio. Una concreta possibilità, quella prospettata a caldo dal 50enne imprenditore prestato alla politica, ora derubricata ad eventualità piuttosto remota. E un intendimento nel disinnescare il quale – riportano gli stessi ben informati – hanno pesato in modo importante le centinaia di messaggi di solidarietà e di attestazioni di stima che l’esponente del centrodestra albese ha intanto ricevuto da comuni cittadini come da decine di colleghi sindaci e amministratori, a partire da quelli incontrati in occasione dei diversi momenti pubblici cui da allora ha partecipato.  

Appelli a proseguire sulla strada tracciata, che si sono aggiunti a quelli nei quali si sono prodigati da subito i suoi fedelissimi – come anche gli stessi riottosi della sua maggioranza, nei giorni a seguire –, ma anche dai referenti dei diversi enti, associazioni di categoria e realtà del terzo settore che in questi giorni hanno guardato con preoccupazione al rischio che un simile passo indietro possa vanificare quanto messo in piedi dall’Amministrazione cittadina nell’ultimo biennio.

Diversi i capitoli che fanno parte del novero di risultati che il sindaco può a buon diritto ascrivere al proprio personale impegno, e sui quali lo stesso Bo intenderebbe ora focalizzarsi insieme agli assessori e consiglieri coi quali deciderà di proseguire il proprio mandato.

Si va dal recupero dei fondi Crosetto per la realizzazione del terzo ponte e dall’accordo di programma stretto sul punto con la Provincia ai diversi progetti volti nelle intenzioni a rivedere l’assetto della sofferente viabilità cittadina, a partire dalla variante tra corso Torino e la zona artigianale, arrivando sino ai fondi per le opere complementari all’Asti-Cuneo, dimenticate dal nuovo piano economico-finanziario dell’opera e che il sindaco vorrebbe invece recuperare almeno in parte.
Un elenco che prosegue poi con l’operazione pensata per dare una nuova destinazione all’ex ospedale San Lazzaro, con l’idea di collocarvi la futura casa della salute, come pure la lettera di intenti ottenuta dall’Università di Torino per riportare ai piedi delle Langhe il corso di laurea di Scienze Infermieristiche, per finire con la riforma dell’Ente Fiera, ultimo fronte di una serie di azioni delle quali quantomeno si sono gettate faticose basi.    

Forse – è il dubbio confidato ai suoi – questo attivismo può aver dato fastidio a qualcuno, ispirando i "meschini attacchi" e le "squallide beghe politiche" che hanno messo a rischio la tenuta della maggioranza uscita vittoriosa dalle ultime comunali. Ma adesso questi progetti "vanno portati a casa, perché altrimenti a perderne sarà la città".

Da qui l’intenzione di attendere il Consiglio comunale in agenda mercoledì 30 giugno con all’ordine del giorno alcuni importanti punti, come i ristori Tari per le attività produttive, dopodiché nelle sale del palazzo comunale potrebbero anche volare parole scomode, come le decisioni che il sindaco è chiamato a prendere. Insieme all’invito a focalizzarsi sui reali interessi di Alba, a guardare la luna invece del dito di quelli che vengono battezzati come particolarismi, piccoli interessi di bottega ai quali l’impegno amministrativo non può sacrificarsi.

Con quale maggioranza questo avverrà – se la stessa di oggi, o una più ristretta e risicata, e sul filo del quorum – ad oggi non è dato sapere, come al momento si ignora se, per non chiudere anzitempo la consigliatura, il vincitore delle elezioni del 2019 intenda seguire la via di un più che probabile rimpasto di Giunta, dopo quello già operato nel giugno di un anno fa. 

Ezio Massucco

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