Prima il concentramento di operai e sindacalisti davanti ai cancelli dello stabilimento Arcelor Mittal a Cornigliano, poi una nuova assemblea e il corteo verso il centro cittadino, che dovrebbe portare la protesta sotto la Prefettura di Genova.
I lavoratori vogliono incontrare il prefetto in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, per chiedere un deciso intervento dell'esecutivo presso l'azienda che ha deciso di mettere in cassa integrazione ordinaria gli operai dopo lunghi messi di cassa covid; si tratta di una decisione immotivata secondo i sindacalisti, che sostengono ci siano le commesse per garantire il lavoro e la produzione.
Slogan e petardi accompagnano il corteo che attraverserà la città.
"Terzo giorno di sciopero senza che il Governo abbia l'autorevolezza e il coraggio di fermare l'azienda, che si rifiuta di sospendere la cassa integrazione per permetterci di incontrare lunedì il ministro del Lavoro Orlando - spiega il sindacalista della Fiom-Cgil Bruno Manganaro -. Di fronte a questo siamo costretti a scioperare per andare sotto ala Prefettura per ricordare al governo che occorre essere forti con i forti e non solo con i deboli. Io non so se avremo un incontro con il prefetto, sarà un corteo teso e arrabbiato e vedremo quello che succederà, ma fermare l'azienda è una partita nelle mani del Gocverno, che deve ricordare all'azienda che si rischiano problemi di ordine pubblico per la loro ostinazione. Siamo di fronte all'unico gruppo dirigente al mondo che di fronte a un mercato dell'acciaio che tira non mette a lavorare i suoi operai; la situazione è assurda, anche in ragione del fatto che questa azienda ha già incassato 400 milioni di fondi pubblici, senza riuscire a fare altro che mettere in cassa integrazione gli operai".
La diretta della manifestazione:
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