Il Nazionale

Cronaca | 10 giugno 2021, 16:47

Foto denigratorie durante la Dad, la dirigente sospende le lezioni per un momento di educazione civica a 300 alunni

La comunicazione è arrivata tramite una lunga lettera inviata alle famiglie siglata dalla dirigente scolastica Raffaella Curetti. Oggi le 12 classi si sono recate a scuola per riflettere rispetto a quanto accaduto

Foto denigratorie durante la Dad, la dirigente sospende le lezioni per un momento di educazione civica a 300 alunni

Foto denigratorie, scattate durante la Dad e  circolanti su chat di gruppo, con allusioni sessuali, insulti e parolacce.     

Venute in mano alla dirigente e ai docenti della scuola media di Caraglio e per cui è scattata da oggi, giovedì 10 giugno, la sospensione delle lezioni. Alla vigilia dell’ultimo giorno di scuola.

Questa la motivazione che starebbe alla base della scelta che coinvolge circa 300 alunni di 12 classi dell’istituto comprensivo statale Alfonso Maria Riberi.

La comunicazione alle famiglie è arrivata tramite una lunga lettera siglata dalla dirigente scolastica Raffaella Curetti. Oggi, al posto delle lezioni si è tenuto un momento di riflessione per parlare di cyberbullismo e affrontare una tematica calda.

“Non ho ricevuto la lettera in questione arrivata alle famiglie – commenta il sindaco di Caraglio Paola Falco, che ha un trascorso da docente  – La scelta implica comportamenti gravi che sicuramente saranno stati ponderate dal collegio docenti. Sono molto dispiaciuta. Da insegnante posso dire che sono fatti che devono farci riflettere.”

Alla base della missiva inviata alle famiglie dal dirigente ci sarebbe anche il "consenso digitale" che prevede a livello europeo l'iscrizione ai social a 16 anni. In Italia a 14 anni. Sotto quell'età è necessario per l'iscrizione il consenso dei genitori.

Riportiamo integralmente la lettera inviata alle famiglie.

"I recenti episodi accaduti a scuola hanno reso ancora più difficile la conclusione di quest’anno scolastico già così faticoso. 

Casualmente è stata scoperta un’intensa attività di immagini scattate durante la DAD o a scuola, di nascosto, a insegnanti e compagni, modificate con scopi denigratori e sovente accompagnate da parolacce, insulti, pesanti allusioni sessuali, fatte circolare nei gruppi dei ragazzi. Alcuni alunni hanno ammesso le loro responsabilità, i più hanno negato. Moltissimi hanno riconosciuto di aver visto queste immagini, chi sul proprio telefonino, chi su quello di compagni e amici.

La cosa che ci amareggia di più è che nessuno ha ritenuto di fermare questa catena, segnalando la cosa ai genitori o agli insegnanti.  Abbiamo sempre cercato di spiegare ai ragazzi i rischi dei social e della rete, mettendoli in guardia anche rispetto alle regole e alle conseguenze di eventuali iniziative condivise, come la diffusione di immagini di altri. 

Riteniamo doveroso ricordare che il regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27.04.2016 indica a 16 anni l’età minima per dare il proprio consenso digitale, cioè scegliere autonomamente di iscriversi a un social network. La legge europea dà ai singoli stati la possibilità di abbassare quest’età, ma mai sotto i 13 anni. L’Italia ha posto l’età per il consenso a 14 anni (D. Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018).

Questo vuol dire che un ragazzo può iscriversi a Whatsapp, Tik Tok, Instagram ecc solo se ha almeno 14 anni. Sotto i 14 anni deve essere registrato  il consenso dei genitori. Che ne hanno anche la piena responsabilità.
Alcune immagini circolate e diffuse in modo molto ampio sono altamente offensive e i genitori degli alunni interessati, o i docenti, faranno le loro valutazioni se procedere anche in altre sedi.

Il Collegio dei docenti della scuola secondaria ha avviato una profonda riflessione interna, condividendo l’amarezza per la superficialità e la mancanza di rispetto manifestata dai ragazzi, verso compagni e insegnanti. E ha concordato sul fatto che occorra dare un segnale netto, chiaro. 

Ai social si accede se si ha l’età (o sotto la responsabilità genitoriale), ma più che mai va fatto RESPONSABILMENTE e nel RISPETTO totale delle regole.  
Cosa che purtroppo non è accaduta. 

La Scuola, come comunità educativa, è luogo di apprendimento e di crescita sociale, e tutti devono concorrere a partecipare in modo costruttivo e nel rispetto degli altri (compagni, insegnanti, bidelli, segretari, dirigente). Ognuno con un ruolo specifico.
Il Collegio dei Docenti ha preso atto con delusione di quanto accaduto, ma con maggior amarezza del fatto che tutti in qualche modo siano stati complici della circolazione delle immagini.

Pertanto il Collegio ha ritenuto indispensabile e non procrastinabile nel tempo procedere con un serio provvedimento che interessi tutti, per dare uniformemente un chiaro segnale che tali comportamenti non possono essere tollerati, soprattutto in una comunità improntata sulla formazione dei ragazzi.  Per questo, nella riunione straordinaria di martedì 8 giugno, a maggioranza, è stata deliberata la sospensione dalle lezioni per tutte le classi giovedì 10 giugno. In tale giornata i ragazzi saranno comunque tenuti alla presenza a scuola, ma le lezioni saranno focalizzate su iniziative di riflessione riguardo a quanto accaduto. 

In sede di scrutinio inoltre i consigli di classe attiveranno altri interventi, condivisi in sede collegiale, relativamente alle valutazioni del comportamento e di educazione civica, che è materia trasversale di competenza di tutto il consiglio di classe.  

E’ profondamente spiacevole prendere provvedimenti così drastici, ma il Collegio ha ritenuto che sia importante dare un segnale forte e concreto, perché sia chiaro a tutti che la responsabilità individuale è la base di una cittadinanza consapevole.   
Grazie per la collaborazione e il supporto che vorrete darci."
 

Per il collegio dei docenti della scuola secondaria di I grado
 
La Dirigente Scolastica
Raffaella CURETTI

Daniele Caponnetto

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