Il Nazionale

Cronaca | 09 giugno 2021, 12:42

Architetto ucciso a Piossasco: posti di blocco per intercettare ladri in fuga

Fatale un colpo di pistola all’addome. I carabinieri hanno sentito i testimoni, fra cui la moglie dell’uomo, che ha dato l’allarme

Architetto ucciso a Piossasco: posti di blocco per intercettare ladri in fuga

Da stamattina i carabinieri sono sulle tracce dei ladri - con tutta probabilità due persone - che nella, notte durante un tentativo di furto in casa, hanno ucciso con un colpo di pistola esploso all’altezza dell’addome Roberto Mottura, architetto di 49 anni.

Sentita la moglie e alcuni testimoni

I militari hanno ascoltato il racconto dei testimoni, a cominciare dalla moglie dell’uomo, che al momento dell’omicidio si trovava in casa insieme al figlio 12enne della coppia. È stata la donna a dare l’allarme, credendo in un primo momento che il marito fosse svenuto a causa di un malore. Intanto la Procura di Torino ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio, affidato alla pm Valentina Sellaroli

Il cordoglio dell'azienda in cui lavorava la vittima

La vittima lavorava alla Marmoinox di Canelli, azienda specializzata nella lavorazione dell’acciaio e attiva anche nel mondo del packaging. Sulla pagina Facebook della società è stata pubblicata una foto di Mottura in bicicletta - sua grande passione - seguita da un messaggio: “Con estremo dolore, oggi perdiamo in un modo inaspettato uno dei nostri. Collaboratore nel lavoro da anni e compagno di pedalate nella vita, non abbiamo parole per descrivere quanto è accaduto. Il nostro affetto va alla moglie Laura e al figlio Tommaso, che faranno sempre parte della famiglia Marmoinox, e a tutte le persone che hanno avuto il piacere e la fortuna di conoscere, anche per un breve istante, la grandezza e la solarità di Roberto Mottura, ispiratore di vita e altruismo”.

Alla famiglia dell'architetto è giunto il cordoglio di Alberto Preioni e di tutto il gruppo regionale della Lega Salvini Piemonte.

Marrone-Montaruli: "La difesa è sempre legittima"

"La chiusura delle caserme e commissariati della provincia torinese sta trasformando l’area metropolitana in un vero e proprio far west", commentano il deputato del partito Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone. "E’ una vicenda che ci preoccupa è che riporta l’attenzione sul tema della legittima difesa. La difesa è sempre legittima e se oggi stessimo parlando della morte del criminale purtroppo avremmo lezioni di buonismo mentre tutto tace se a essere ucciso è il proprietario dell'alloggio violato. Il diritto alla sicurezza non può passare in secondo piano o essere trattato con ipocrisia".

 

Marco Panzarella

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