Il Nazionale

Cronaca | 07 giugno 2021, 09:46

Tredicenne investita a Piana Biglini, chiusura indagini per la donna alla guida

Il sinistro nello scorso ottobre nei pressi dell’Hotel Medea. La ragazza stava attraversando sulle strisce pedonali. Si indaga per lesioni gravi

Tredicenne investita a Piana Biglini, chiusura indagini per la donna alla guida

Avrà venti giorni di tempo per presentare una propria memoria difensiva la donna, classe 1976, residente nell’Albese, cui la Procura della Repubblica di Asti ha da poco notificato un avviso di conclusione indagini con riferimento all’incidente stradale di cui la stessa si rese protagonista lo scorso 27 ottobre in località Piana Biglini ad Alba.

In quel martedì pomeriggio la donna stava percorrendo il tratto della Statale 231 che attraversa la frazione alla guida della propria Hyundai quando, giunta all’altezza dell’Hotel Medea, tra i civici 77 e 99 di corso Unità d'Italia, investì una 13enne intenta ad attraversare la trafficata direttrice tra Alba e Bra.

La ragazza venne soccorsa e condotta prima all’ospedale di Verduno, quindi trasferita al Cto di Torino, dove le venne refertata la frattura scomposta di femore e tibia, con una prognosi di 60 giorni.

Da qui l’imputazione di lesioni stradali a carico dell’investitrice in quanto, in violazione dell’articolo 191 del Codice della Strada, alla guida della propria autovettura, "ometteva di accordare precedenza a un pedone che stava attraversando sulle strisce, causandole lesioni personali".

All’investimento seguì peraltro l’iniziativa assunta da un gruppo di residenti, promotore di una raccolta di firme rivolta all’Amministrazione albese e a quella provinciale, affinché fossero adottate misure utili a incrementare la sicurezza degli utenti deboli della strada lungo una direttrice già funestata da frequenti incidenti anche gravi. Alla stessa era seguita la richiesta del Comune di Alba alla Prefettura di poter installare in zona un autovelox fisso.

L’indagine è condotta dal sostituto Francesca Dentis. La donna indagata è difesa dall’avvocato albese Roberto Ponzio.

E. M.

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