Potrebbe esserci un colpo di scena nel processo astigiano che lo scorso anno aveva visto pesanti condanne in primo grado a carico di diversi soggetti, per immigrazione clandestina.
Tra questi figurano i macedoni Gorgiev Boban e Georgiev Georgi, che, tramite una cooperativa, avevano favorito l'ingresso in Italia di operai agricoli macedoni.
Gli avvocati Aldo Mirate, Diego Calvi e Andrea Furlanetto, che difendono gli imputati davanti alla Corte di Appello di Torino, hanno sollevato un'eccezione di costituzionalità della norma, richiamando a proposito anche un'ordinanza della Corte di Appello di Bologna.
Per i giudici torinesi si tratta di una questione non manifestamente infondata. Per questo motivo, hanno deciso di rinviare l'udienza al 22 settembre, in attesa che si pronunci la Corte Costituzionale.
“Si tratta di una norma dettata dal forsennato populismo penale che è dilagato in questi ultimi anni nel nostro ordinamento – commenta l'avvocato Mirate - e che contrasta sotto plurimi profili con i principi della nostra Costituzione. È positivo che la Corte d’Appello ne abbia condiviso la rilevanza ed è auspicabile che la Corte Costituzionale provveda a eliminarla come è già accaduto per numerose altre norme dello stesso tenore”.
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