Minacciato "solamente" perchè ha fatto il suo dovere. Non c'è tregua, a Chivasso, per la vicenda riguardante "La Torteria", il bar di via Orti aperto nonostante le norme anti Covid. Lo scorso 17 aprile, il sindaco Claudio Castello ha ricevuto minacce e insulti in alcuni commenti sul suo profilo Facebook.
L'utente, già identificato, sostiene che il primo cittadino "arriverà a trovare non le mazzate ma le pallottole" in quanto "di Hitler e Mussolini sotto terra ce ne saranno sempre".
Le minacce sono arrivate dopo che il sindaco Castello aveva annunciato sui social di aver contattato il prefetto di Torino.
"Come primo cittadino, e come persona, non potevo rimanere indifferente sui continui assembramenti davanti al bar di via Orti - scriveva Castello -. Non sono qui per pronunciarmi su quello che personalmente penso, ma è arrivato il momento di porre fine a questa situazione che va contro la legge e mette a rischio la salute dei cittadini".
Poi aggiungeva: "Mi sono messo in contatto con il Prefetto. In questa settimana ho avuto modo di parlare con i suoi collaboratori per sollecitare un intervento in proposito. Non ho nascosto la mia grande preoccupazione, anche perchè sono quotidianamente sollecitato dai cittadini che mi chiedono di far finire questa continua sfida allo Stato ed alle regole di contenimento del contagio. Finora, nonostante il nostro continuo impegno e le innumerevoli sanzioni applicate, non è successo nulla. Ho chiesto cortesemente di intervenire in nome di tutti coloro che rispettano le regole e sono consci del grave momento che stiamo vivendo"
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