Il Nazionale

Cronaca | 14 aprile 2021, 07:41

A Venasca l’addio a Davide Allasina, il boscaiolo 32enne travolto da un albero

I funerali oggi (14 aprile) nella Parrocchiale del paese. Padre da tre mesi, tutti lo conoscevano per essere un gran lavoratore, un uomo fortemente attaccato alle sue radici. Grande la passione del canto, col suo timbro di voce inconfondibile: “Ora incanta gli angeli con la tua voce”

A Venasca l’addio a Davide Allasina, il boscaiolo 32enne travolto da un albero

Si terranno questo pomeriggio (14 aprile), alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Venasca, i funerali di Davide Allasina, 32 anni, morto in un incidente, mentre stava tagliando un albero sulle alture del paese, sabato scorso.     

L’incidente intorno alle 15.30. Davide – che di professione faceva il boscaiolo – stava tagliando un albero in località Bricco, quando la pianta che aveva appena abbattuto, cadendo a terra, ha urtato un secondo albero, finendo poi addosso al giovane.

Un trauma violentissimo: il 32enne è stato colpito alla testa, riportando ferite troppo gravi. All’arrivo dell’elisoccorso del 118, l’equipe sanitaria non ha potuto far altro che constatare il decesso di Allasina. A nulla sono valsi i soccorsi di 118, Soccorso alpino e Vigili del fuoco.

La salma del giovane, che aveva deciso da qualche tempo di tornare a vivere a Venasca, in località Vernet, all’interno di una casa storicamente di proprietà della famiglia, è stata trasportata a valle dal Soccorso alpino.

Davide, in paese, era tornato a vivere insieme ad Alessandra, la sua compagna. La coppia, appena tre mesi fa, aveva dato alla luce il figlio primogenito, Sebastiano. Il giovane lascia inoltre il papà Franco.

In paese, come in valle, tutti conoscevano Davide “Carun” Allasina. Un bravo ragazzo, un gran lavoratore. Seppur giovane, un uomo fortemente attaccato alle radici piemontesi e ancor più locali. Negli anni, aveva vestito i panni delle maschere di Carnevale del Saluzzese. Sui social le immagini che in questi giorni si rincorrono lo ritraggono con la fisarmonica in spalla, intento a suonare i brani del repertorio del “Carlevè”.

Perché proprio il canto era una delle grandi passioni di Davide. La sua voce, dal timbro inconfondibile, è più volte riecheggiata non solo in Val Varaita, ma anche nelle Valli del Cuneese e non solo. Davide aveva fatto parte di alcune corali della zona, salvo poi aggregarsi ogni qual volta, in momenti folkloristici, si venisse a creare l’immancabile capannello di cantori spontanei.

Una passione della quale – oggi – ci restano le tante testimonianze video presenti in rete. “Voce portante delle nostre cantate” uno dei tanti commenti comparsi sui social. “Ora incanta gli angeli con la tua voce”.

Nicolò Bertola

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