Il Nazionale

Cronaca | 10 aprile 2021, 17:04

San Fruttuoso, svastica e scritte razziste deturpano la porta della chiesa di Santa Sabina

Il ritrovamento, insieme a una pozza di urina sul pavimento, fatto dal vice parroco giovedì sera. Netta la condanna del gesto da parte del sacerdote: “La svastica non si concilia con la croce di Cristo, il nostro Vangelo predica tutt’altro”

San Fruttuoso, svastica e scritte razziste deturpano la porta della chiesa di Santa Sabina

La scritta ‘Via gli stranieri dall’Italia vota Salvini’, una svastica e urina sparsa sul pavimento.

È questa la brutta sorpresa che giovedì sera il vice parroco della parrocchia di Santa Sabina, in via Donghi a San Fruttuoso, ha trovato all’ingresso laterale della chiesa: “Verso le 19 sono andato a chiudere la chiesa e sulla porta che è di fronte alla scuola materna Cesare Battisti, ho trovato una scritta razzista e la svastica che imbrattavano la bacheca dove segnaliamo eventi e iniziative, e una pozza di urina versata a terra”, racconta don Andrea Decrescenzo, giovane vice parroco arrivato qui quattro anni fa.

Un ritrovamento che lo ha lasciato “inorridito” e che lo ha portato a postare su Facebook, oltre a una foto che immortala il gesto e la descrizione dei fatti, una condanna netta: “Condanniamo fermamente il deplorevole gesto e affermiamo con maggiore convinzione la nostra volontà e il nostro desiderio di essere chiesa di tutti e per tutti”, scrive il sacerdote, che ribadisce al telefono: “Non capisco il motivo di quanto è stato fatto, non mi sarei mai aspettato una scritta del genere sulla porta di una chiesa: la svastica non si concilia con la croce di Cristo, il nostro Vangelo predica tutt’altro, ed è lontano dalle politiche e dal messaggio sovranista. Il nostro è un messaggio che parla di apertura universale, dove c’è spazio per tutti nella diversità, ed è questo che permette l’arricchimento vicendevole. L’omologazione non appartiene alla chiesa e alle persone che lottano per la giustizia e la verità”, dice don Andrea ribadendo i concetti del Vangelo.

Un gesto, segnalato dal prete alle forze dell’ordine, e per lui inspiegabile: “In quattro anni che sono qui non ho mai visto un’azione del genere. Non ne capisco il motivo: nella nostra parrocchia ci sono molti stranieri e comunità diverse e non ho mai assistito a discriminazioni, anzi sono tutti molto ben integrati”, dice il vice parroco che ha fatto ricoprire le scritte con cartelloni bianchi e a breve saranno cancellate per sempre da una mano di vernice. 

Ma i simboli nazisti sui muri negli ultimi anni si stanno moltiplicando, a sottolinearlo e farlo notare è Luca Mastropietro, presidente della Società Sportiva della parrocchia: “Le svastiche nel quartiere di San Fruttuoso si sono moltiplicate, tempo fa ne avevano fatta una anche sulla bacheca della sede del Pd della zona. Un segnale non buono, che indica la radicalizzazione di un pensiero”.

Gesti che denunciano un disagio e che dimostrano che si sta perdendo sensibilità verso certi temi fondamentali, come l’accoglienza e la solidarietà: “Sicuramente la crisi non aiuta, esaspera gli animi, e a tutto questo si aggiunge un sentimento cambiato rispetto a dei valori che per anni sono stati dati per scontati e che ora non lo sono più. È l’indice della radicalizzazione di un pensiero sociale, che non si ferma più neanche davanti a un luogo di culto”.

Rosangela Urso

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