"Ma che baby gang, quale disagio giovanile, forse una 'bischerata', finita purtroppo in tragedia". Non ci sta il sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia a sentir bollare la sua cittadina come un sorta di banlieu parigina.
Il sindaco, in questi giorni a stretto contatto con la famiglia del giovane macedone precipitato dall'ex cantina 'Canei' di via Buenos Aires mercoledì sera, racconta un'altra verità.
"Non si tratta assolutamente di parkour e non è una vicenda figlia di una mancata integrazione. Canelli non è una banlieu. Il ragazzo frequenta le scuole superiori, sono cittadini italiani a tutti gli effetti e perfettamente integrati nel tessuto del territorio".
La circostanza è confermata anche dai carabinieri, le cui indagini smentiscono che i ragazzi stessero praticando il parkour.
"Sicuramente erano un piccolo assembramento - spiegano dal Comando - ma non hanno neppure violato il coprifuoco, erano le 21. I suoi sette amici sono sotto choc".
Forse volevano solo ritrovarsi e stare un po' insieme e il ragazzo magari ha voluto addentrarsi nello stabile, poi la disgrazia. Le indagini proseguono coordinate dalla Procura dei Minori.
Ora, pur essendo ancora in prognosi riservata, il giovane è stato operato e sta lentamente migliorando.
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