Se c’è una Juventus che fatica a brillare in campo, ce n’è un’altra che fuori dal rettangolo verde non si fa di certo riconoscere per rispetto delle regole: nella serata di ieri infatti, i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti a Torino, in collina, per una festa privata in casa, ben oltre il coprifuoco.
Tra i partecipanti, una decina circa, i militari hanno trovato i calciatori della Juve Dybala, McKennie e Arthur. I tre giocatori sudamericani, insieme agli altri partecipanti al party abusivo, sono stati multati per violazione delle norme anti-Covid. E non è da escludere che nelle prossime ore saranno sanzionati anche dalla società.
“Non hanno opposto resistenza” specificano i carabinieri, che confermano però le sanzioni. Controversa la posizione della Joya: infortunato da gennaio, ormai pronto a tornare a giocare, è stato testimonial della Regione Piemonte nella campagna di sensibilizzazione per indossare la mascherina.
In questi mesi la Juventus non è stata esente dal Covid, con dieci giocatori risultati positivi al virus. A pochi giorni dalla ripresa del campionato e dal derby con il Toro, alcuni suoi calciatori si sono macchiati di un episodio spiacevole, destinato sicuramente a far discutere i tifosi già in stato di apprensione e agitazione per delle prestazioni non all’altezza delle aspettative.
Intanto, oltre a Demiral, in isolamento fiduciario al JHotel dopo la sua recente positività, oggi al rientro dei nazionali la società bianconera ha scoperto che anche Bonucci è 'finito in fuorigioco' a causa del Covid. Un ulteriore problema, in avvicinamento al derby di sabato.
Via social sono poi arrivate le scude di Paulo Dybala: "So che in un momento così difficile nel mondo per il Covid sarebbe stato meglio non sbagliare, ma ho sbagliato a rimanere a cena fuori. Non era una festa, ma ho sbagliato lo stesso. E mi scuso".
Commenti