Si è ammanettato alla ringhiera del dehor della caffetteria Retrò di via San Secondo, per protestare contro le misure decise dal governo per limitare i contagi da Covid-19. "Vado avanti e non ho intenzione di fermarmi", spiega il titolare del bar Salvatore Chiarello, che nei giorni scorsi ha ricevuto la lettera di sfratto dal proprietario del locale.
"Non ho pagato l'affitto degli ultimi due mesi per un totale di duemila euro - spiega Chiarello, che lavora insieme alla moglie - purtroppo con le entrate ridotte e i contributi insufficienti non é possibile rispettare gli accordi. Abbiamo aperto tre mesi prima che scoppiasse la pandemia e il bar andava molto bene, poi con i primi lockdown la situazione é precipitata, con l'asporto gli incassi si sono ridotti del 70%".
I contributi, statali e regionali, sono arrivati ma per Chiarello sono insufficienti.
"In tredici mesi abbiamo ricevuto solo 6.900 euro - dice - una cifra irrisoria che non copre neppure le spese di affitto, così non andiamo da nessuna parte, non possono abbandonarci al nostro destino".
Commenti