Va all'ospedale per inaugurare la campagna vaccinale nella sua città ed esce "già vaccinato". E' successo lo scorso 23 febbraio, a Castellamonte, nel Canavese, dove da qualche giorno a questa parte è montata la polemica. L'accusa è quella di aver approfittato della sua carica politica per ricevere la dose prima del tempo.
Il protagonista della vicenda è il sindaco Pasquale Mazza, che si difende: "Mi sono recato presso l'ospedale di Castellamonte per inaugurare, su invito della direzione dell'ASL, le prime somministrazioni di vaccino anti covid".
"In quel frangente - spiega - sono stato invitato ad usufruire di una dose di vaccino in quanto ne avevano in più e se non utilizzate sarebbero andate perse. Mi sono reso disponibile ed ho ricevuto il vaccino...".
Quindi aggiunge: "Nel mentre è arrivato un nostro concittadino che avvisava della impossibilità di una congiunta ad effettuare il vaccino. Sono stato tacciato di aver scavalcato l’ordine e di usare la mia carica per ottenere un vantaggio".
Mazza non è intenzionato a lasciar correre: "Vista l’assurdità della situazione ed essendo stato accompagnato da numerosi testimoni che possono confermare la mia versione, resto in attesa di una congrua e rapida smentita. Se questo non avvenisse a mia tutela adirò alle vie legali".
Sulla vicenda è intervenuta anche l'Asl To4: "Si è trattata di una leggerezza degli operatori del punto vaccinale dovuta all'ansia di non sprecare una dose di vaccino".
Antonia Gorgoglione
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