Se il primo giorno era stato interlocutorio (colpa - o merito - anche della situazione meteo), il secondo giorno non ha fatto che confermare l'evidenza. A Torino, la chiusura delle aree gioco nelle zone verdi della città e quella delle strutture sportive all'aperto, è fino a oggi un flop clamoroso.
Basta fare un giro in alcuni dei "polmoni" della città della Mole per accorgersene: da parco Ruffini, dove campi da tennis e calcetto sono occupati a piazza d'Armi. Se ieri i frequentatori - nonostante i divieti per contrastare il Covid e soprattutto la variante inglese - erano un po', oggi sono ancora di più, in barba a qualunque senso di prudenza.
[Il campo da basket di parco Ruffini]
E se si registra la presenza di qualche auto delle forze dell'ordine, però non ci sono interventi o controlli particolari, tanto che le partite proseguono indisturbate.
E lo stesso si può dire anche di altri parchi, come quello della Tesoriera, oppure il parco Di Vittorio. Anche qui, nonostante i divieti, sembra un pomeriggio assolutamente come tutti gli altri: nessun controllo, persone in giro e sulle panchine (non è vietato, sia chiaro), ma anche tanti ragazzi che giocano a pallone o nelle aree gioco. Oppure nei prati vicino.
[La struttura per il pattinaggio utilizzata per giocare a pallone, a parco Di Vittorio]
Alla fine, gli unici a osservare le indicazioni sono i più piccoli: le aree gioco con altalene e scivoli sono pressoché deserte. E se sono occupate, lo sono da ragazzi più grandi, che chiacchierano e passano il tempo (spesso con scarso uso di mascherine).
<script type="text/javascript" src="//services.brid.tv/player/build/brid.min.js"></script>
<script type="text/javascript"> $bp("Brid_9781", {"id":"23608","width":"16","height":"9","video":"738197"}); </script>
Commenti