In occasione delle 24 ore di sciopero indette dai lavoratori portuali questa mattina alle prime luci dell'alba sono cominciati i presidi presso i varchi del porto a ponte Etiopia, dove ancora adesso sindacati confederali e lavoratori impediscono il transito dei camion. I manifestanti a un certo punto hanno anche realizzato un blocco della circolazione stradale su lungomare Canepa, determinando forti disagi alla circolazione a Sampierdarena.
"I terminalisti del porto genovese hanno attaccato e messo in discussione il sistema di accordi che finora ha garantito la pace sociale attraverso una lettera che è circolata anche sui media - spiega il segretario generale Uiltrasporti Liguria Roberto Gulli sintetizzando i motivi della protesta - . Si tratta di un'intesa raggiunta appena un mese fra l'Autorità di Sistema, la Compagnia dei portuali genovesi e i terminalisti per garantire lo svolgimento corretto dei lavori nello scalo".
Nei giorni sorsi si è svolto un incontro tra le parti alla presenza del prefetto, in cui sindacati e lavoratori hanno chiesto il disconoscimento dei contenuti della missiva all'origine della tensione e un nuovo protocollo che regoli le relazioni industriali, incontrando però la netta opposizione dei terminalisti; il muro contro muro è sfociato nella protesta di oggi, ma il braccio di ferro è certamente destinato a protrarsi ancora nel tempo.
Il blocco ai varchi è previsto fino alle 12.30 ma non è escluso possa andare avanti ad oltranza. In piazza i lavoratori dei terminal, i dipendenti della Culmv insieme a metalmeccanici della Fiom e altri lavoratori, solidali con la protesta.
"Un attacco così ai lavoratori del porto non si registrava da anni - ha dichiarato Enrico Poggi, segretario della Filt-Cgil Genova -. Si mette in discussione ciò che si è conquistato nel tempo anche da un punto di vista della sicurezza con gli scioperi del 2008. Sentirsi dire che i terminalisti genovesi si rimangiano quanto pattuito in tavoli ufficiali, rimettendo tutto in discussione, per noi è inaccettabile. Davanti al prefetto abbiamo rappresentato come questa operazione sia una coltellata alle spalle dei lavoratori, la cui risposta oggi è stata chiara".
I sindacati confederali a ponte Etiopia:
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Nel frattempo i lavoratori aderenti a Usb hanno scelto una diversa forma di protesta, con un presidio sotto la sede della Confindustria, a due assi dalla centrale stazione di Brignole.
La posizione dei lavoratori di Usb:
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