Rabbia e disperazione. Sono questi i sentimenti che animano le proteste dei commercianti di corso Grosseto e zone limitrofe, di chiunque abbia un’attività commerciale nei pressi del cantiere della Torino-Ceres.
L’ennesima modifica alla viabilità, con la chiusura del controviale del corso da via Stradella a va Vische, ha infatti tolto ai negozianti uno dei pochi attraversamenti pedonali (quello tra via Lulli e via Cardinal Massaia) che consentiva ai clienti di passare da una parte all’altra di corso Grosseto. Una modifica annunciata forse sui siti di Scr, ma mai comunicata ai commercianti. Il risultato? Negozi “murati” da barriere in cemento e isolati. Il commercio di vicinato, in corso Grosseto e zone limitrofe, è in ginocchio, martoriato dalla pandemia e dagli effetti collaterali di un cantiere che se un domani darà una nuova veste a tutta l’area, ora rischia di ucciderne l’anima commerciale.
“Il cantiere deve andare avanti, lo capiamo. Ma come al solito la direzione lavori, fregandosene delle attività commerciali, non ha pensato di avvisare preventivamente e ridurre i disagi. Questi negozi sono destinati a chiudere” afferma un furioso Vito Gioia. Il presidente di Federvie Piemonte usa parole durissime verso Scr: “Nessuno si è confrontato con i commercianti e la circoscrizione. E’ vergognoso, sono degli assassini. Stanno uccidendo le attività: qualcuno pensa che dietro a una serranda ci sono delle famiglie?”.
“I lavori daranno sicuramente un valore aggiunto ai quartieri interessati e di certo non si possono fermare, ma possibile che la società che li esegue non abbia pensato minimamente ai danni che sta creando?” si chiede Paolo Biccari, cittadino attivo della Circoscrizione 5 e prossimo candidato dei Moderati.
“La politica ha pensato a sgravi seri ed importanti per le attività interessate oltre a quelli esistenti? Ancora una volta i cittadini non sono stati mai interpellati, la politica di oggi è sempre più lontana da coloro che gli hanno dato fiducia” conclude Biccari, affermando di voler avviare una raccolta firme per chiedere un interesse reale alla società Scr ed alla politica locale.
Dura anche la testimonianza di chi, proprio in quel tratto, ha il suo negozio. A confidare la propria disperazione è Antonio Mosca, tabaccaio all’angolo tra via Vische e corso Grosseto: “Qui la situazione è drammatica, siamo abbandonati a noi stessi. Nessuno è venuto qui, assessore o chi per esso”.
“Ci siamo trovati cosi ieri e nessuno ci ha avvertito dei cambiamenti o chiesto se avevamo proposte. Un attraversamento pedonale era indispensabile. E’ una cosa fuori dal mondo” spiega amareggiato il negoziante.
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