Code interminabili, assembramenti, polemiche e alla fine anche l'intervento della Polizia per provare a riportare la calma. Sono le scene che si sono registrate oggi, mercoledì 24 febbraio, al centro vaccinale di via Gorizia, a Torino, dove la somministazione dei vaccini agli over 80 e al personale della scuola hanno creato il caos.
Anzi, "il circo equestre", per riprendere le parole di Cosimo Scarinzi, delegato Cub Scuola. Una sua collega, che era in coda, ha raccontato un giorno di ordinaria follia: "Sono una docente convocata per effettuare il vaccino anti Covid alla Asl di via Gorizia per le ore 14.15. Ma alle 14.30 i vaccini sono ancora fermi alla lista dei convocati per le 13. Siamo in centinaia ad aspettare il nostro turno nel piazzale, senza transenne e sistemi che consentano il distanziamento".
"I dipendenti della Asl che dovrebbero farci entrare in ordine di appuntamento non sono organizzati, al punto che hanno iniziato a distribuire dei numerini che non tengono conto di alcuna lista di prenotazione. Ciò ovviamente causa caos e conseguenti assembramenti", ha proseguito l'insegnante, ricordando quanto visto con i suoi occhi. "Voglio denunciare questa mancata organizzazione e rispetto delle norme anticovid proprio negli spazi in cui si dovrebbe forse stare maggiormente attenti", ha concluso la docente.
Su Facebook attacca anche il consigliere regionale del Pd, Daniele Valle: "Questa è la situazione in via Gorizia alle 18. Avevamo detto, col collega Mauro Salizzoni, che due centri per le vaccinazioni in tutta Torino rischiavano di essere pochi, alla luce delle prossime fasi della campagna vaccinale e del maggior coinvolgimento della popolazione. Sono pochi già adesso. Ed è antipatico dire 'l'avevamo detto'".
"La buona notizia è che presto molti insegnanti forse usciranno dall’anno peggiore della loro vita, la notizia brutta è che, per farlo sono costretti ancora a passare per situazioni come quella accaduta in via Gorizia", dichiara invece Marco Grimaldi (Luv). "Servivano un centro a circoscrizione, o almeno una a quadrante come avevamo suggerito per evitare questo caos. Due soli centri per le vaccinazioni in una città di 900 mila abitanti sono una barzelletta: proveranno a dare la colpa al sistema informatico ma la responsabilità è solo di chi ha pensato questa follia".
In serata è arrivata la precisazione dell'Asl Città di Torino: "Purtroppo oggi si è generato un momento si sovraffollamento, a causa di un disguido informatico sulla piattaforma di convocazione gestita dal Consorzio per il Sistema Informativo - CSI Piemonte. Erano stati infatti convocate, per le ore 13.00 e per le ore 17.00, rispettivamente 508 e 366 persone appartenenti al personale scolastico, in numero doppio rispetto a quanto previsto dalle Agende. Ieri, appena l’équipe vaccinale dell’ASL Città di Torino ha riscontrato l’anomalia, ha avvisato immediatamente il CSI Piemonte che ha provveduto a rimodulare gli appuntamenti: alcuni rinviandoli ad un orario successivo, sempre nella giornata di oggi; altri annullandoli, comunicando che avrebbero ricevuto un nuovo appuntamento. Purtroppo il nuovo messaggio, inviato nel tardo pomeriggio di ieri, non è stato letto o non sono state rispettate le indicazioni da parte dei destinatari, che si sono presentati comunque presso la sede vaccinale".
"Ci scusiamo per il disguido", ha poi concluso l'Asl. "Alcuni cittadini sono stati già riconvocati per la vaccinazione per il prossimo fine settimana. La campagna vaccinale in corso prevede un importante numero di vaccinazioni da effettuare ogni giorno; nella sola sede di Via Gorizia la programmazione, per altro sostenibile, è pari a 1.000 dosi di vaccino/die. E’ comprensibile, nel periodo di avvio, che si registrino delle difficoltà, in questo caso informatiche".
Commenti