Sono stati luoghi "olimpici", poi caduti in abbandono e diventati oggetto di occupazioni abusive da parte di tantissimi disperati costretti a vivere ai margini della legge e della società. Quindi è arrivato lo sgombero, infine - e siamo ai giorni nostri - i lavori per il ripristino e la riqualificazione.
Tutto questo è l'ex Moi, territorio di polemiche e scontri (soprattutto politici) in zona Lingotto. Ma che negli anni è stato anche cornice di un omicidio e di alcuni episodi di violenza. Questa mattina la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha voluto fare visita al cantiere, per toccare con mano cosa sta succedendo e come sta cambiando un pezzo di città da sempre sotto i riflettori.
"A me quasi non sembra vero - dice la prima cittadina in un video diffuso sul suo profilo Facebook -. Fino al giorno del nostro insediamento qui c'era la più grande occupazione abusiva d'Europa. Un luogo abbandonato a se stesso per anni dove si era alimentata una situazione di degrado e disagio, tanto per gli occupanti quanto per i residenti del quartiere, che non poteva più essere tollerata".
"Avevamo una priorità - dice ancora Appendino -: porre fine a quel capitolo. E, con duro lavoro, impegno e collaborazione, ce l'abbiamo fatta. Non solo, ci eravamo dati come obiettivo la fine del mandato, ci abbiamo messo un anno in meno.
Ora queste palazzine saranno il cuore di un progetto di Social Housing, tramite il Fondo Abitare Sostenibile Piemonte, gestito da InvestiRE Sgr, che in qualità di proprietario ne sta curando la riqualificazione".
"Da qui risorge un quartiere e, lasciatemi dire, si chiude definitivamente una ferita aperta di Torino - conclude la sindaca, che tra pochi mesi concluderà il suo mandato e che ha già più volte ribadito l'intenzione di non ricandidarsi -. Ancora una volta, grazie a tutte e tutti coloro che lo hanno reso possibile. Si tratta di un'area di Torino che, insieme alla metropolitana e alla Città della Salute, rilancia tutta la zona sud di Torino".
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