"Vogliamo sostenere gli esami in presenza e non piú davanti a un computer". É l'appello lanciato da un gruppo di studenti dell'Università di Torino, che hanno occupato la sede del Rettorato in via Po e trascorso la notte nell'aula conferenza che si affaccia sul cortile dell'edificio.
A scatenare la protesta è il software "Proctoring Exams" adottato da Unito per sostenere gli esami a distanza. "Un programma pesante - spiega Davide Truccato, presidente del Consiglio studenti dell'Università di Torino e referente del gruppo Studenti Indipendenti - non tutti riescono a connettersi, serve una connessione veloce e un pc, perché non gira sui tablet. Questo è un paradosso, visto che proprio l'Università di recente ha offerto dei tablet in comodato d'uso agli studenti che ne hanno fatto richiesta".
<script type="text/javascript" src="//services.brid.tv/player/build/brid.min.js"></script>
<script type="text/javascript"> $bp("Brid_9646", {"id":"23608","width":"16","height":"9","video":"721270"}); </script>
Stamattina il rettore Stefano Geuna ha incontrato gli studenti e si è detto disponibile ad ascoltare eventuali proposte. "Chiediamo anche - conclude Truccato - un semestre bonus che eviti a molti di noi di andare fuori corso e pagare più tasse".
Commenti