Il Consiglio di Stato ferma i lavori per la costruzione dell'Esselunga di corso Bramante: annullati il via libera concesso dal Comune di Torino ormai 4 anni fa con un permesso di costruire in deroga al piano regolatore.
La sentenza del Consiglio di Stato, che di fatto ribalta quella di primo grado emessa dal Tar del Piemonte, dando ragione al ricorso presentato da Carrefour (distante a un isolato, in corso Turati) mette nei guai i conti di Palazzo Civico: il Comune, infatti, dovrà restituire ora 10 milioni di euro incassati nel 2017 dalla stessa Esselunga. Una cifra piuttosto ingente, soprattutto in un periodo in cui le casse comunali sono devastate dalla pandemia.
Tra le motivazioni dei giudici, il fatto che la deroga non sia stata concessa per riqualificare un'area avvolta dal degrado ma per riabilitare l'ex succursale della Fiat. Rimane quindi il rebus per tutta l'area oggetto di controversie giudiziarie: i lavori per il momento dovranno fermarsi, con Palazzo Civico costretto a correre ai ripari e trovare una soluzione per non far sprofondare l'edificio in una pericolosa e lunga fase di stallo.
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