Il Nazionale

Cronaca | 12 febbraio 2021, 10:11

Solfiti per rendere più bella la salsiccia di Bra: si aggrava la posizione di tre macellai, ora ai domiciliari (VIDEO)

Indagine dei NAS di Torino iniziata nel 2019. I tre macellai, dapprima denunciati, hanno reiterato la contraffazione e sono, per questo, stati arrestati. Avevano già subito la chiusura dell'attività per due mesi

Solfiti per rendere più bella la salsiccia di Bra: si aggrava la posizione di tre macellai, ora ai domiciliari (VIDEO)

A fine 2019 erano stati denunciati a piede libero. Dopo oltre un anno di indagini la misura, per tre titolari di macellerie di Bra, si è decisamente aggravata, con l'emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari per “adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari” e “vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine”.

E' questo l'esito di articolate indagini svoltesi sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti, e condotta dai militari del N.A.S. di Torino, con il supporto in fase esecutiva dei carabinieri di Bra.

Le indagini sono state avviate a fine 2019, quando i militari dei NAS, all’esito di analisi di laboratorio, hanno rinvenuto la significativa presenza di una sostanza vietata (solfiti) nei campioni di carne trita destinata alla produzione della salsiccia di Bra, prelevati presso alcune macellerie locali.

Nonostante le conseguenti denunce a piede libero, e l’applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale, già disposta nell’agosto scorso dal Tribunale di Asti, l’ulteriore attività di prelevamento dei campioni eseguita dai Carabinieri del N.A.S. ha permesso di accertare la reiterazione dei reati da parte dei tre macellai. Il Tribunale di Asti, concordando con la richiesta formulata dal Procuratore Aggiunto della locale Procura della Repubblica dott. Vincenzo Paone, che ha condiviso appieno le risultanze investigative dei militari di Torino, ha ritenuto la necessità di applicare la misura cautelare degli arresti domiciliari al fine di scongiurare il pericolo di ripetizione del reato, particolarmente pericoloso per la salute pubblica.

L’utilizzo di solfiti nella Salsiccia di Bra, e più in generale nella carne trita di bovino, nonostante si tratti di una sostanza vietata dalla legge, è spesso impiegato per l’effetto conservante che la sostanza garantisce. Infatti, pur non incidendo sul processo di ossidazione e putrefazione, è tuttavia in grado di mantenere a lungo il colore originario del prodotto, rendendolo commercialmente più appetibile soprattutto per la consumazione a crudo, come nello specifico caso della Salsiccia di Bra, un prodotto riconosciuto quale “Prodotto Agroalimentare Tradizionale” italiano la cui composizione è rigidamente definita da un apposito disciplinare di produzione controllato dal relativo Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione.

L’eccessiva concentrazione di solfiti può tuttavia provocare anche gravi conseguenze sulla salute pubblica, dando origine a reazioni allergiche o a fenomeni di intolleranza.

redazione

Commenti