Il Nazionale

Cronaca | 11 febbraio 2021, 11:20

Clochard: a Torino stanziati 8,6 milioni di euro per gestire l'emergenza e non lasciare indietro nessuno

Lo ha reso noto la vice sindaca, Sonia Schellino. Unia: "Polemiche sul regolamento animali? Il divieto di usarli per l'accattonaggio è già presente, risale al 2013"

Clochard: a Torino stanziati 8,6 milioni di euro per gestire l'emergenza e non lasciare indietro nessuno

Ammonta a 8,6 milioni di euro la cifra che il Comune di Torino ha stanziato dal novembre 2020 al dicembre 2021 per affrontare l’emergenza dei senza fissa dimora.

A renderlo noto, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Torino, Sonia Schellino, in una commissione consiliare convocata dopo due settimane contraddistinte dalle polemiche per lo sgombero di alcuni senzatetto in centro, la discussa bozza del regolamento animali e le frasi del comandante dei Vigili Urbani Emiliano Bezzon prima e della sindaca Appendino poi, sull’elemosina ai clochard.

Della cifra stanziata per non lasciare indietro gli ultimi, il 63% riguarda il servizio di accoglienza (5,4 milioni di euro), il 18% all’inclusione abitativa (1,5 milioni di euro), l’11% per il sostegno alimentare e l’inclusione sociale (959.553 euro) e l’8% per i servizi di prossimità e salute (706.765 euro).

Riguardo lo sgombero della scorsa settimana, Schellino ha ribadito come non ci sia alcuna strategia del Comune volta ad allontanare i senzatetto, anzi. “Con cadenza settimanale vengono svolti interventi di pulizia e sanificazione dei luoghi e degli spazi dove dormono i senzatetto, sia per la loro igiene e sicurezza che per quella dei cittadini”.

Una tesi sopportata dal collega con le deleghe all’Ambiente, Alberto Unia: “Non è una novità che Amiat intervenga. Dal gennaio 2013 è in atto sulla città di Torino la pulizia dell’area in cui sostano e vivono i senzatetto. Non è che succede in queste settimane, ma dal 2013”.

Sul tema degli animali domestici e la possibilità che quest’ultimi potessero essere requisiti ai clochard in determinati casi, Unia ha rispedito le critiche al mittente: “La bozza del regolamento animali non dice nulla di nuovo. In quello in vigore è già scritto che è vietato, su tutto il territorio del Comune di Torino, utilizzare animali in stato di denutrizione o evidente stato di maltrattamento nella pratica dell’accattonaggio, pena sequestro degli animali”.

Ferma quindi la volontà di ribadire la narrazione di una Torino inclusiva e solidale, pronta a tendere la mano a chi è in difficoltà. Tra i risultati rivendicati con forza da Schellino, i percorsi di Housing First: “Abbiamo 50 percorsi attivi, miriamo ad attivarne sino a 70: è un fiore all’occhiello della nostra città”.

Più di 1.000 invece risultano essere i posti letto, di cui oltre 800 di prima accoglienza e 200 in soluzioni abitative a progetto. Tra le azioni messe in campo per risolvere il problema, l'apertura h24 e tutti i giorni dell'anno delle case di ospitalità del Comune, la permanenza degli ospiti per più tempo nella stessa casa e l'aumento delle misure di prevenzione. Misure per una città che, secondo la Giunta e i consiglieri di maggioranza, sarà pronta a dare risposte forti anche al termine della pandemia, periodo che rischierà di acuire ancora di più i drammi di solitudine di chi è rimasto indietro. 

E sull'emergenza dei senzatetto intervengono i consiglieri regionali del Pd Monica Canalis e Mauro Salizzoni, che puntano il dito contro il "silenzio ed immobilismo della giunta Cirio". "Sono in gioco - proseguono i due esponenti dem - le competenze sanitarie e abitative della Regione, ma gli assessori Icardi e Caucino non stanno intervenendo".

Andrea Parisotto

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