Si terranno venerdì 12 febbraio, alle ore 10.00, nella chiesa parrocchiale di Tovo San Giacomo i funerali di Maurizio Superchi, l'uomo che ha perso la vita lo scorso 4 febbraio travolto dal crollo di parte della casa attigua a quella di sua proprietà su cui erano in corso lavori di ristrutturazione, in via Caviglia.
Erano circa le 8.30 quando la struttura ha improvvisamente ceduto con il cedimento di una volta e della parete condivisa con un altro appartamento del piccolo complesso abitativo comprensivo di quattro abitazioni di via Caviglia, a ridosso della Sp4. Un altro operaio che stava lavorando con lui è rimasto illeso, seppur ricoverato in stato di shock al Santa Corona di Pietra Ligure.
Sul fatto la Procura di Savona ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, ora in mano al pm Giovanni Battista Ferro. Non è stato ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma della vittima per stabilire le cause della morte, chiaramente dovuta alle tonnellate di detriti che lo hanno travolto e schiacciato.
Al riguardo, il figlio Alex, sconvolto dal dolore per la perdita del padre, e che peraltro non era presente nel cantiere al momento della disgrazia - è stato avvertito ed è accorso solo in un secondo tempo -, tiene a precisare su un equivoco di fondo di tutta la drammatica vicenda, relativo alla “figura” del papà, che non era l’impresario edile di quell’intervento, ma soltanto il committente.
Superchi, artigiano edile in pensione, aveva acquistato quella vecchia abitazione per ricavarvi alcuni appartamenti e, come qualsiasi privato che intenda effettuare un’opera edilizia, aveva commissionato il progetto, che aveva superato tutto l’iter e ottenuto il permesso di costruire rilasciato del Comune, e si era affidato ad un’impresa per la realizzazione dei lavori: una ditta che peraltro nulla aveva a che fare con l’attività del figlio, che pure lavora nel settore. E quel “maledetto” giovedì il sessantaseienne non si era recato nel cantiere per lavorarci ma soltanto per controllare come procedessero i lavori, cosa che neppure faceva ogni giorno: ha avuto la sventura di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
I familiari della vittima, assistiti dal consulente legale Enrico Mascherin, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e confidano che l’inchiesta della Procura supportata dallo Psal, la struttura complessa di Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro dell’Asl 2 della Liguria, che su disposizione dell’autorità giudiziaria ha anche posto sotto sequestro l’area, possa fare presto piena luce sui fatti e sulle responsabilità.
"Maurizio era una persona mite e cordiale, un grande lavoratore e la sua tragica scomparsa ci lascia tutti sgomenti - il pensiero di Alessandro Oddo, sindaco di Tovo San Giacomo, dopo la tragedia - A nome mio e di tutta l'amministrazione comunale porgo le più sentite condoglianze ai famigliari e ci stringiamo come comunità alla moglie Anna Maria, al figlio Alessandro, alla nuora Valentina ed alla nipotina Sophie".
Giovedì 11 febbraio, alle ore 19.30 sempre nella chiesa parrocchiale tovese, sarà recitato il Santo Rosario.
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