E’ un ragazzo di 23 anni (e non di 30 come comunicato in un primo momento), F.C., il giovane travolto dalla valanga di questa mattina ad Acceglio, sotto il rifugio Gardetta. Militare, classe 1997, originario di Bologna, questa mattina era insieme a un amico scialpinista.
I due si trovavano a quota 2.250 metri, lungo la strada che dalla frazione di Chialvetta conduce al Colle della Gardetta, quando verso le 11 sono stati travolti dalla valanga.
Una volta lanciato l'allarme, sul posto è stata inviata l'eliambulanza del 118, con tecnico del Soccorso Alpino Speleologico e l’unità cinofila da valanga. All'arrivo dell'elicottero del 118, l'altro scialpinista aveva già ritrovato il compagno sepolto e aveva iniziato le operazioni di autosoccorso con pala, sonda e Artva. Sul punto dell'incidente erano presenti oltre 10 persone che stavano collaborando a scavare nella neve per raggiungere il giovane che si trovava sotto circa 150 cm di neve e la cui testa non era ancora stata disseppellita. L'equipe ha concluso lo scavo e l'estrazione, procedendo con la rianimazione. stabilizzato e caricato a bordo dell'elicottero per l'ospedalizzazione
Il giovane, che era in arresto cardiaco, è stato stabilizzato e caricato a bordo dell'elicottero che lo ha condotto all’ospedale Santa Croce di Cuneo in codice rosso. La sua è una situazione critica, la prognosi riservata.
La valanga aveva un fronte di circa 70 metri ed è scesa a valle per circa 250 metri. A intervento concluso l'unità cinofila del Soccorso Alpino è rimasta sul posto, collaborando con i Vigili del Fuoco per la bonifica, verificando al tempo stesso che non vi erano altre persone coinvolte.
Sul posto anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Carabinieri, il nucleo Saf dei Vigili del Fuoco di Cuneo, i volontari di Busca, i Vigili del Fuoco di Torino con elisoccorso e la squadra cinofili.
Si tratta del secondo incidente da valanga in due giorni in valle Maira. Solo ieri, sabato 30 gennaio, un'altra valanga, ad Acceglio, ha coinvolto un 46enne, tutt'ora ricoverato in condizioni critiche alle Molinette di Torino (link qui).
L’Uncem ha diramato una nota stampa proprio per invitare alla cautela in questo periodo di particolare sbalzo termico: “Serve lungimiranza. Per evitare incidenti, come quelli avvenuti nelle ultime ore. E per evitare che venendo meno i limiti per gli spostamenti, dilaghi il contagio covid, riportando poi le regioni in zona arancione o rossa. La montagna non è una zona priva di rischi, anche negli spazi aperti”.
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