Per l'emergenza abitativa la Città di Torino potrà usufruire, nel 2021, di circa 9 milioni di euro (di cui 4 messi a bilancio di previsione) provenienti dal Fondo Nazionale di Sostegno alla Locazione, recentemente rifinanziato dallo Stato e dalla Regione Piemonte: gli stessi, hanno fatto sapere dagli uffici comunali, verranno impiegati per soddisfare alcune tra le 20mila domande di supporto arrivate nel 2019 e nel 2020.
Emergenza casa
Le risorse riusciranno a coprire il 15,82% del fabbisogno totale per il primo anno (circa 1 milione e 400mila euro su 8) e il 58% per il secondo (circa 8 milioni su 16): “I 4 milioni messi a bilancio – spiega la vice-sindaca e assessora al welfare Sonia Schellino – rappresentano l'unica grossa variazione rispetto al 2020: sono stati previsti, inoltre, 370mila euro in più per il ricovero di persone in emergenza abitativa in alberghi, housing e strutture temporanee e 300mila in meno per i rimborsi delle morosità ATC; le stesse cifre potranno essere allocate diversamente in base alle esigenze. Stiamo cercando, inoltre, di utilizzare al meglio il centro servizi Lo.C.A.Re e i vari fondi salvasfratti, nonché di perfezionare un protocollo di collaborazione con i sindacati dei proprietari e degli inquilini che possa diventare prassi condivisa”.
Edilizia residenziale pubblica
Un'altra importante voce di spesa del Comune nell'ambito del welfare è quella relativa all'edilizia residenziale pubblica, per cui sono previsti 1milione e mezzo di euro: “La cifra – aggiunge – rispecchia quella dello scorso anno: non siamo ancora in grado di fare previsioni precise ma 560mila dovrebbero essere destinati alla manutenzione a all'abbattimento delle barriere architettoniche; se ci sarà occasione e necessità, non escludiamo anche qualche acquisto”.
Nel Programma Triennale Lavori Pubblici, inoltre, è inclusa la predisposizione di nuove unità immobiliari: in piazza della Repubblica (https://www.torinoggi.it/2020/01/16/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/torino-a-porta-palazzo-sorgera-un-nuovo-e-innovativo-complesso-di-case-popolari.html), corso Racconigi e alla Falchera. La prima (il cui progetto esecutivo dovrebbe trovare forma entro fine anno, ndr) prevederà un investimento totale di 15 milioni di euro di cui 9 provenienti dal bando sulla qualità dell'abitare; come consuetudine, altri 15 milioni sono stati inseriti per la gestione delle case ATC e del patrimonio comunale.
Non autosufficienza e altre fragilità sociali
In bilancio, infine, ci sono anche ulteriori incrementi: “La prevenzione delle fragilità sociali e il sostegno agli adulti e alle famiglie con difficoltà - conclude Schellino – avranno un importo molto alto grazie a vari PON e a importi governativi straordinari stanziati per far fronte alla pandemia, mentre sul capitolo stranieri e minoranze etniche siamo riusciti ad attirare importanti risorse europee. In crescita anche il fondo per la non autosufficienza”.
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