Si avvicina la stretta per i bar i locali torinesi: per decisione del Governo, infatti, a partire da sabato 16 gennaio un nuovo Dpcm introdurrà il divieto di asporto dopo le ore 18.
Un provvedimento fortemente contestato dagli esercenti, che hanno promesso in più casi disobbedienza civile, e che l’esecutivo ha motivato con la volontà di porre fine alla movida e a possibili assembramenti. Inevitabile porsi quindi la domanda: ma a Torino, in pieno inverno e con temperature piuttosto rigide, in piena pandemia, esiste ancora una movida serale?
Piazza Vittorio Veneto, luogo in cui storicamente i locali servono drink e aperitivi di ogni genere, si presenta pressoché deserta a quell’ora. Vetrine chiuse, serrande abbassate e poche persone in giro nonostante la zona gialla e la regola del divieto di asporto dopo le 18 non sia ancora attiva.
Da questa situazione, probabilmente, si genera la rabbia delle associazioni di categoria, pronte a parlare di accanimento del Governo contro le imprese e gli aperitivi. Aperitivi che a Torino sembrano essere finiti da un po’ di tempo.