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Politica | 11 gennaio 2021, 19:59

Torino 2021, Chiamparino indica la via: "Il Pd si prenda la responsabilità di scegliere il candidato sindaco"

L'ex sindaco e Governatore invita a diffidare dai sondaggi e ribadisce la proposta di un tandem Lo Russo-Salizzoni per le elezioni. Il capogruppo del Pd: "Il partito formuli una proposta condivisa"

Torino 2021, Chiamparino indica la via: "Il Pd si prenda la responsabilità di scegliere il candidato sindaco"

Una scelta politica per arrivare alle elezioni uniti e senza alcuna frazione. Sergio Chiamparino, punto di riferimento del centrosinistra torinese, "rottama le primarie" e indica la via alla coalizione in vista delle amministrative del 2021.

Il messaggio, e non è un caso, arriva in un confronto organizzato da Stefano Lo Russo, candidato alle primarie del centrosinistra. Primarie che, tra Covid e precise volontà politiche, potrebbero a questo punto non avvenire mai ed essere annullate nel giro di una decina di giorni. "Io mi auguro che si facciano solo perché vorrebbe dire essere usciti dalla pandemia" è la posizione di Chiamparino. Tra la seconda e la terza ondata, l'ipotesi di un'uscita imminente dalla pandemia appare quantomeno improbabile e da qui arriva l'invito ai partiti dell'ex sindaco: "La priorità deve essere quella di cercare di costruire uno spirito di coalizione attraverso un confronto che parta da un'assunzione di responsabilità da parte del Pd: spetta al partito più rappresentativo avanzare una proposta che punti alla massima coesione possibile".

Parole che invitano il Pd a fare in fretta, a sciogliere le riserve. La proposta dell'ex sindaco e governatore era già stata ribadita al direttivo del Pd: Stefano Lo Russo candidato sindaco e Mauro Salizzoni capolista del Pd. Un tandem che permetterebbe di raggiungere le diverse anime del centrosinistra: "Quando sono stato contattato dai saggi del Pd ho cercato di far presente una proposta che includesse più persone possibili. Una proposta non contro qualcuno ma a favore, per esaltare le competenze di tutti".

L'obiettivo è quello di arrivare ad ascoltare e a farsi carico delle esigenze di una parte ampia di elettorato: ecco perché le porte, a detta di Chiamparino, sono aperte alla società civile: "L'esperienza Castellani fu un'esperienza civica positiva, che nacque da una società civile che per una serie di motivi aveva un'insofferenza rispetto a una politica che non riteneva più adeguata alle proprie esigenze". "Se allora ci fossimo affidati ai sondaggi la partita sarebbe andata diversamente", ha poi aggiunto sibillino l'esponente democratico.

Un assist deciso, che Lo Russo ha prontamente accolto: "Credo che competa al Pd l'onere di arrivare a una sintesi a una proposta che sia il più possibile condivisa. Credo che ci sia un tempo per il dialogo, uno per il confronto, uno per la decisione e infine per l'unità". Un'affermazione che sa tanto di pietra tombale sulle primarie.

Apparentemente più defilata, ma coinvolta nelle dinamiche per la scelta del candidato sindaco da presentare alle elezioni, vi è poi la figura di Gianna Pentenero, che nelle ultime ore ha ottenuto l'endorsement dell'ex presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso: "Torino può tornare ad avere un futuro se sarà capace di puntare sull'innovazione. Il sindaco dovrà rispondere all'enorme bisogno sociale e credo che Pentenero abbia queste caratteristiche".

Mentre si rincorrono le voci che vedrebbero l'ex assessore fare da vice sindaco a un possibile Lo Russo primo cittadino, Bresso ne ha rilanciato le quote per la poltrona più importante. Quella del sindaco. "Pentenero sa affrontare i piccoli problemi che la gente chiede ai sindaci di risolvere, ma sa anche utilizzare le risorse europee, visto che in due mandati da assessore ha gestito il fondo sociale europeo".

Intanto, proprio dal mondo della società civile torinese, arriva la richiesta di costituzione di una lista civica di centrosinistra da presentare alle elezioni amministrative: “Serve una forza politica capace di parlare a tutti, e non solo ai militanti: una forza politica che sappia ascoltare e tradurre le preoccupazioni in proposte concrete”, recita la petizione sottoscritta da oltre 400 appartenenti alla società torinese.

Una forza propulsore che potrebbe rivelarsi fondamentale in quell'area che Chiamparino definisce come quella degli indecisi: "Nelle ultime quattro competizioni elettorali abbiamo avuto esiti molto diversi dai sondaggi pubblicati, perché una gran parte degli indecisi decide negli ultimi giorni, magari grazie ai social. L'ascolto è fondamentale per interpretare il sentiment della società".

Andrea Parisotto

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