Il Nazionale

Cronaca | 22 dicembre 2020, 10:11

Carabinieri di Asti, un bilancio 2020 di lotta a Covid e criminalità. Reati in calo, ma aumento della violenza di genere. Risolto brillantemente l'efferato omicidio di ottobre

La morte di Mario D'Orfeo e le iniziative di solidarietà Arriva "Natale sicuro", in campo 80 uomini. Il comandante Breda: "Ci siamo trovati davanti lo smarrimento delle persone"

Carabinieri di Asti, un bilancio 2020 di lotta a Covid e criminalità. Reati in calo, ma aumento della violenza di genere. Risolto brillantemente l'efferato omicidio di ottobre

Il bilancio di un anno, il 2020, fuori da ogni previsione, impossibile da tarare sugli anni precedenti, l’anno della pandemia mondiale che ha completamente modificato le vite della popolazione mondiale, stravolgendo progetti, gettando nello sconforto economico tantissime persone che da un momento all’altro hanno visto la perdita della ‘normalità’ e mutando ogni dinamica sociale.

Anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti hanno fatto i conti con questi mutamenti, pagando anche in termini pesanti, il tributo al Covid.

La morte del comandante D'Orfeo

Il 28 marzo infatti ha perso la vita per Covid il comandante dela stazione di Villanova Mario d’Orfeo. Non solo, contagiato il 10% dei Carabinieri del territorio, solo una persona ospedalizzata.

“Mentre la media nazionale di contagiati, ci spiega il comandante provinciale di Asti, tenente colonnello Pierantonio Breda, si attesta intorno al 3%, nella popolazione dei Carabinieri è decisamente più elevato. Se il dato dei contagiati è alto, quando abbiamo fatto il testo di screening, l’ ultimo solo la scorsa settimana, su 300 carabinieri testati, solo uno era positivo asintomatico, ha funzionato molto grazie alla tempestività della Asl astigiana. Nel momento in cui emergeva il caso, l’analisi epidemiologica ci ha consentito di limitare la diffusione del contagio e i test di screening sono la cartina al tornasole. I picchi di contagio interno sono legati ad alcune operazioni di servizio, ci sono situazioni operative in cui l’imprevisto può portare all’esposizione”.

Prima della pandemia le celebrazioni di Cosma Manera

Poco prima dell’inizio della crisi sanitaria, si erano tenute celebrazioni di Cosma Manera, eroico astigiano le cui gesta consentirono cent’anni fa l’epico ritorno in patria di migliaia di esuli dalla Russia. L’iniziativa culturale ha visto dibattiti presieduti da studiosi della materia, progetti in seno agli istituti scolastici superiori per scoprirne e valorizzarne la figura, riscuotendo un tale successo da essere oggetto di una puntata dedicata su canale televisivo Rai Storia.

Tutto è cambiato

Ma poco dopo tutto è cambiato, la provincia astigiana, prima del territorio regionale per diffusione e vittime del virus, ha cominciato a confrontarsi con scenari che mai prima d’ora avrebbe potuto immaginare.

Il comandante Breda racconta: “Ci siamo trovati di fronte ad una situazione nuova, in primavera il senso di smarrimento della popolazione era alto ed essere stati l’unico servizio insieme ai Pronto soccorso a non aver modificato nulla e confrontarsi con richieste di ogni tipo ha responsabilizzato notevolmente ed è stato l’elemento più significativo”.

La storia

E una storia tra le tante che dà il senso a queste parole arriva da Incisa Scapaccino, dove una mamma con il suo bimbo che stava male è andata a chiedere ai Carabinieri se potesse portare il figlio all’ospedale e non solo ha certo ottenuto il permesso ma è stato canalizzato l’intero intervento affinché tutto andasse in porto in breve tempo.

Criminalità in diminuzione ma aumento della violenza di genere.

L'omicidio di corso Matteotti

Se i crimini sono diminuiti rispetto al 2019, sono aumentati i casi di violenza di genere, proprio anche a causa del lockdown.

I Carabinieri fondamentali anche nella soluzione dell’unico efferato omicidio commesso nel 2020. A perdere la vita un cittadino albanese attinto da un colpo d’arma da fuoco. Dopo una settimana di indagini serrate ed ininterrotte i Carabinieri del Nucleo operativo hanno arrestato l’autore.

Un fatto di una gravità inaudita per modalità esecutive, luogo orario, non c’era nessun elemento e prima della fuga siamo riusciti a trovare l’autore, un fatto che non poteva rimanere impunito”, conclude il Comandante.

Le pensioni

24 pensioni ritirate e consegnate alle famiglie e 195 pacchi dono regalati a famiglie indigenti

Fenomeni di allarme sociale e risultati

Premessa indispensabile è la valutazione che qualunque comparazione statistica con lo scorso anno non può essere rappresentativa dell’attuale scenario criminale. Il susseguirsi di lock down e di più mitigate forme di restrizione hanno indubbiamente scandito la decrescita esponenziale della delittuosità in genere in tutte le sue diverse declinazioni, rilevando un aumento nel settore della violenza di genere che, più che mai, ha acuito le problematiche domestiche esasperate dalla convivenza forzata e dall’impossibilità di rivolgersi alle diverse realtà istituzionali deputate all’ascolto.

Il massimo sforzo è stato profuso nei servizi di prevenzione e contrasto in caso di violazione delle norme di contenimento del contagio da COVID 19, svolgendo 8904 servizi esclusivamente dedicati a tale esigenza.

500 partecipanti al Rave party

Un cenno a parte merita il deferimento di 500 partecipanti al rave party dei primi di luglio nel comune di Antignano sulla riva del fiume Tanaro con altrettante sanzioni amministrative elevate per violazione della normativa anti COVID 19.

Analoga capillare attività è stata rivolta per il controllo delle diverse realtà aziendali del territorio: 60 le attività ispezionate di concerto con i comparti di specialità dell’Arma forestale, dell’Ispettorato del lavoro, del NOE e dello SRESAL, con 11 violazioni accertate e sanzioni inflitte per complessivi 64.000,00 €. Nella circostanza l’attività di repressione è stata indirizzata nei casi palese violazione mentre nel complesso le imprese hanno dimostrato un puntuale adeguamento alle norme di sicurezza sul lavoro alla luce delle più stringenti necessità dovute al Covid19.

A fronte di una delittuosità per cui l’Arma dei Carabinieri procede per l’78,29% dei casi, tre sono stati gli scenari criminali maggiormente aggressivi che hanno caratterizzato quest’anno e su cui l’Istituzione ha concentrato il suo focus: i furti in abitazione, le truffe in danno di anziani e i casi di violenza di genere (c.d. codice rosso).

Dei reati denunciati, nel 2020 sono stati 5560 (in calo del 13, 7% rispetto al 2019, 4353 denunciati all'Arma, in calo del 18,3%

Il numero dei furti denunciati è diminuito del 34% (1562 rispetto ai 2368 del 2019), mentre i furti in abitazione è calato del 47,6% (437 a fronte dei 834 del 2019). Questo risultato, analogo come trend di decrescita a livello nazionale a causa dell’emergenza pandemica, è il frutto anche di un capillare controllo del territorio in cui sono stati controllati 78146 soggetti e 53292 veicoli.

Le truffe sono aumentate: nel novero di tale fenomenologia criminale, va segnalata la maggior fragilità delle vittime, nel caso delle truffe agli anziani (61 dall’inizio dell’anno), sovente non propense neanche a segnalare l’accaduto per un senso di colpa che, talvolta, rappresenta la più grave delle conseguenze patite rispetto al danno economico poi accertato. Il mondo criminale che gravita in seno a tale fenomenologia ha, da ultimo, sfruttato proprio l’emergenza pandemica per sostituire, al tradizionale sedicente tecnico dell’acquedotto o similare, il tecnico della ASL deputato alla verifica delle condizioni di salute.

La nuova legislativa, introdotta con la L. 69/2019, ha visto l’attivazione di 63 codici rosso con una media di 6 casi di violenza denunciati al mese.

Risultati operativi

Il 2020 ha visto un aumento dei risultati operativi. Il rapporto percentuale nell’anno tra delitti consumati/scoperti si attesta su un rapporto di 1 a 2,5 (4353 delitti denunciati a fronte di 1709 scoperti), rispetto a quello di 1 a 4 dello scorso anno.

Le attività operative di maggior rilievo hanno riguardato il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, dei reati contro il patrimonio e del caporalato.

La rapina a Grazzano Badoglio

Si ricordano, al riguardo, le attività investigative delle Compagnie di Asti e di Villanova sfociate, nel mese di marzo, in 5 misure cautelari in carcere: la prima afferente alla rapina in abitazione a Grazzano Badoglio, che molto scalpore aveva destato nell’opinione pubblica per l’efferatezza e la violenza perpetrata in danno delle anziane vittime, in cui i tre autori sono stati individuati e arrestati. Analogo epilogo per i due autori di svariati furti in esercizi commerciali di preziosi e di biciclette nella zona di Villanova. Sempre nell’alveo di tali fenomenologie criminali grande merito è stato riconosciuto anche a livello mediatico nazionale all’arresto degli autori del furto dei cimeli del compianto Ayrton Senna, la cui individuazione ha consentito nei giorni seguenti di rintracciare la merce che era già stata inserita nel canale di smercio illegale per appassionati del settore.

Operazioni contro la droga

Sul fronte della droga si rammentano le operazioni della Compagnia di Canelli che, tra febbraio e novembre, in due distinte operazioni, ha disarticolato due sodalizi criminosi che si erano accaparrati il mercato dello spaccio, imponendo in alcuni casi con violenza inaudita ai clienti il pagamento delle partite di stupefacente. 16 complessivamente le persone arrestate e 6 i kg di cocaina recuperata.

L'indagine Cinerea

Davvero pionieristica è stata l’indagine Cinerea, sempre della Compagnia di Canelli, eseguita il primo maggio che ha consentito l’arresto per caporalato di tre responsabili di una cooperativa di lavoro interinale che impiegava per la stagione vendemmiale lavoratori in nero, sfruttandone ai fini di lucro la forza lavoro. Ed è grazie a quanto emerso da questa attività che i controlli della campagna vendemmiale 2020 hanno fotografato un regolare andamento delle raccolta delle uve, senza più rilevare quelle criticità che le aziende e le amministrazioni comunali avevano lamentato negli anni passati.

Il piromane seriale

Da ultimo il mese di novembre si è chiuso con due episodi fortemente allarmanti la comunità astigiana ma immediatamente risolti dall’Arma: il primo ha riguardato il piromane seriale che, in poco più di un mese, era divenuto il vero incubo delle notti astigiane, dando fuoco ad autovetture pubbliche e private.

Confisca dei beni a famiglie sinti e attività forestale

In tale cornice investigativa un cenno merita l’attività di prevenzione patrimoniale svolta dal Nucleo Investigativo che ha consentito di procedere alla confisca di beni e conti correnti per complessivi 500.000 € riconducibili a famiglie di etnia sinti stanziali in provincia.

Altrettanto incisiva l’attività operativa svolta dall’Arma forestale che ha registrato, a fronte dei 3796 controlli effettuati per l’anno in corso, 139 persone denunciate all’Autorità giudiziaria, 62 sequestri penali e contestato illeciti amministrativi comminando sanzioni pecuniarie per 270.000 €.

Per un Natale sicuro 80 uomini in campo

Un anno impegnativo che culminerà con “Natale sicuro” in cui l’Arma, per garantire ai cittadini di trascorrere delle festività serene, metterà in campo ogni giorno 37 servizi e oltre 80 uomini.

Betty Martinelli

Commenti