Il Nazionale

Cronaca | 11 dicembre 2020, 21:17

Asti, operazione Barbarossa. Assolto il commercialista astigiano Pierpaolo Gherlone [FOTO E VIDEO]

La sentenza poco prima delle 21. Saranno risarciti Regione Piemonte, e i Comuni di Asti e Costigliole, costituitisi parte civile

Asti, operazione Barbarossa. Assolto il commercialista astigiano Pierpaolo Gherlone [FOTO E VIDEO]

Circa due anni e mezzo e 25 udienze sono occorse per arrivare alla sentenza del processo Barbarossa, questa sera in Tribunale ad Asti

​Il collegio dei giudici presieduto dal dottor Alberto Giannone con Marco Dovesi e Beatrice Bonisoli a latere, ha espresso sentenza nei confronti di 9 imputati, nell’ottobre scorso il Tribunale di Torino aveva già condannato, con rito abbreviato, 17 imputati comminando pene che per alcuni di essi hanno toccato i 20 anni di reclusione e confermando sostanzialmente la tesi accusatoria sostenuta dai sostituti procuratori Paolo Cappelli e Stefano Castellani della Dda torinese, con loro in aula anche il  procuratore della Repubblica di Torino Anna Maria Loreto.

Era presente il comandante provinciale dei Carabinieri di Asti Pierantonio Breda, con il tenente Roberto Iandiorio del Nucleo Operativo il procuratore capo Alberto Perduca, i ragazzi di Libera che hanno seguito tutte le fasi del processo.

Le richieste e le condanne

Per l'imputato Fabio Biglino erano stati chiesti 14 anni e 1 mese, ​la condanna è stata di 9 anni.
Marino Franco, per il quale erano stati chiesti 13 anni e 8 mesi  è stato assolto, ma ha avuto 7 mesi per un fatto minore collegato

Ad Angelo Stambè, per il quale erano stati chiesti 13 anni, 8 anni di condanna

Alberto Ughetto, collaboratore di Biglino, per il quale la richiesta era stata di 12 anni è stato assolto per non aver commesso il fatto, per estorsione aggravata la pena inflitta è di 2 anni

Mauro Giacosa, imprenditore di Costigliole, che aveva una richiesta di 8 anni è stato condannato a 5 anni e 6 mesi

Sandro Caruso, per lui la richiesta di condanna era di 6 anni. È stato condannato a 6 anni e 8 mesi. È stato assolto per non aver commesso il fatto in relazione alla rapina ai danni di un anziano.

Pier Paolo Gherlone per il quale erano stati chiesti 6 anni e 8 mesi è stato assolto.

Fabio Macario è stato assolto, per lui la richiesta era stata di 4 anni

Luigi Catarisano è stato condannato a 1 anno e 8 mesi (la richiesta era di 2 anni e 6 mesi)

Biglino, Caruso, Stambè e Ughetto, dovranno risarcire la Regione Piemonte che si era costituita parte civile con una provvisionale di 5mila euro. Biglino e Giacosa dovranno risarcire anche l'imprenditore costigliolese Giuseppe Di Stefano (provvisionale immediatamente esecutiva di 5000 euro).

Il giudice ha condannato Biglino e Stambè a liquidare i danni al Comune di Costigliole e al Comune di Asti (provvisionale di 5mila euro).

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La vicenda in breve

Il 3 maggio 2018 i Carabinieri del Reparto Operativo di Asti  diedero il via a un’operazione che vide impegnati 300 militari dell’Arma, un elicottero, 4 unità cinofile e una squadra della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, portando a 26 arresti effettuati tra la capitale delle Langhe, Alba e Costigliole d’Asti.

Gli imputati a processo hanno sempre sostenuto  di essere estranei all’associazione malavitosa e di non sapere con chi avevano a che fare

i pm hanno   invece ricostruito un’organizzazione che rispecchiava perfettamente la classica ‘locale’ che faceva capo a quella originaria calabrese .

La reazione di Libera

Isabella Sorgon, che con i ragazzi di Libera Asti, ha sempre seguito le udienze si è dichiarata parzialmente soddisfatta: "Con il Coordinamento provinciale di Libera abbiamo seguito con attenzione il processo e la sentenza ci soddisfa solo parzialmente, evidenzia un alleggerimento sul tema del 416 bis che in sede di richieste era stato consistente. Speriamo che il territorio astigiano colga questa esperienza processuale come occasione per ampliare la riflessione sulla criminalità organizzata e rafforzare le misure di prevenzione del radicamento mafioso".

Betty Martinelli

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