Il Nazionale

Cronaca | 09 dicembre 2020, 12:19

Cinque anni di reclusione per una banda responsabile di 25 furti nell'Astigiano, Cuneese e Alessandrino

I condannati sono tre immigrati di origine albanese, arrestati nei mesi scorsi dai carabinieri della Compagnia di Alba (CN)

Cinque anni di reclusione per una banda responsabile di 25 furti nell'Astigiano, Cuneese e Alessandrino

Il Tribunale di Asti ha condannato tre uomini di origini albanesi – rispettivamente di 38, 27 e 24 anni – alla pena di 5 anni di reclusione e al pagamento di 2.400 euro di multa, disponendo per due di loro l’espulsione dal territorio nazionale al termine dell’espiazione della pena.

I tre, giudicati con rito abbreviato, sono stati ritenuti pienamente responsabili delle accuse mossegli dalla Procura della Repubblica di Asti che, dirigendo le indagini condotte dai Carabinieri di Alba e Bra (CN), li aveva ritenuti esecutori materiali di oltre 25 furti in aziende ed abitazioni private delle province di Asti (in particolare a Mombaruzzo, Canelli, San Marzano Oliveto e Bruno), Cuneo ed Alessandria che resero oltre 85.000 euro.

I fatti risalgono alla fine del 2019 e ai primi mesi del 2020, quando nelle campagne del cuneese, dell’astigiano e dell’alessandrino, si verificò una recrudescenza di furti consumati con le medesime modalità presso stabilimenti produttivi e case di privati cittadini.

Identica la tecnica utilizzata nei vari colpi: prima un accurato sopralluogo alla ricerca di case disabitate. Individuato l’obiettivo, uno dei tre, col compito di “autista”, accompagnava i due complici nella zona scelta e consumato il furto veniva richiamato a recuperarli. Durante i colpi i tre si curavano di non lasciare tracce del loro passaggio; si muovevano a piedi, senza lasciare particolari segni del proprio transito, operando travisati.

Nel corso di un’articolata attività d’indagine, i Carabinieri riuscirono ad identificare gli autori dei furti e a ricostruire i loro movimenti, arrestandoli alla fine di aprile in esecuzione dei provvedimenti cautelari richiesti dalla Procura della Repubblica di Asti. I tre sconteranno la pena inflitta in carcere, dove sono già detenuti.

Redazione

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