"I soldi che vorrebbero spendere per il Tav, circa 9 miliardi di euro per il solo tunnel, devono essere investiti nei presidi sanitari pubblici, nel personale, nell'assistenza medica territoriale".
É il messaggio lanciato stamattina in piazza Castello da un centinaio di manifestanti No Tav, che l'8 dicembre si ritroveranno in Val Susa per ricordare i fatti avvenuti a Venaus, quando gli oppositori della Torino-Lione fermarono per la prima volta i lavori di trivellazione per il treno ad alta velocità.
"La nostra lotta va avanti da trent'anni e continuerà fino a quando quel treno non sarà fermato" dicono gli attivisti, che poi aggiungono: "Il Tav é un'opera inutile, servono piú risorse per la sanità pubblica, soprattutto adesso che stiamo vivendo questa lunga pandemia".
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