Il Teatro Regio riapre virtualmente le porte al suo pubblico con il progetto Regio ALive: a partire da oggi, 27 novembre, sul sito www.teatroregio.torino.it (in partnership con Intesa Sanpaolo e con il sostegno di Italgas e Amici del Regio) saranno trasmessi gratuitamente otto concerti in streaming, di cui tre in diretta, con otto diversi ensemble composti e diretti esclusivamente da artisti dell’ente lirico.
È uno dei primi traguardi raggiunti dal nuovo modello organizzativo e amministrativo avviato dall’insediamento del commissario Rosanna Purchia e dal direttore generale Guido Mulè, con lo scopo di far rinascere la struttura a cominciare dal lavoro degli artisti.
Per la stagione virtuale sono stati individuati diversi ensemble che rispecchiano le varie anime dell’orchestra e del coro del Regio, spaziando con programmi dal Seicento al Novecento. A cominciare dalla celeberrima sfilata, piena di humour e delicatezza, del Carnevale degli animali di Saint-Saëns, rinnovato drammaturgicamente da un testo scritto appositamente per il Regio da Paola Mastrocola e che sarà recitato questa sera dall’attrice Olivia Manescalchi.
Il coro sarà impegnato in due appuntamenti: uno con famosi cori tratti da opere di Donizetti, Ponchielli, Bellini, Verdi e Mascagni, l’altro con ricercate pagine romantiche di Schumann, Brahms e Fauré. Doppio impegno anche per l’orchestra d’archi, prima con due perle di Mozart (Divertimento K 136) e Dvořák (Serenata in mi maggiore), poi con toccanti composizioni di Mascagni (Intermezzo da Cavalleria rusticana), Mahler (Adagietto), Mendelssohn (Sinfonia per archi n. 10) ed Elgar (Sospiro op. 70). Molto accattivanti anche i due programmi dell’ensemble di fiati e percussioni, che esegue pagine virtuosistiche di Brahms e Richard Strauss, e poi la Prima Sinfonia di Beethoven – nel 250° anniversario della nascita – e le Ouverture delle ultime tre, immortali opere di Mozart: Così fan tutte, La clemenza di Tito, Il flauto magico. Alla guida delle formazioni sono direttamente coinvolti, oltre al direttore del coro Andrea Secchi, altri artisti del Regio, dal primo violino Stefano Vagnarelli ai maestri collaboratori Giulio Laguzzi e Andrea Mauri.
A supporto di Regio ALive è stata anche organizzata una campagna di fundraising, #regioalive, sui social media, con alcuni testimonial di spicco torinesi.
“Noi ce la stiamo mettendo tutta e ce la metteremo tutta per non deludervi, perché Torino e il Piemonte non lo meritano - ha dichiarato il commissario Purchia -. In questi mesi non abbiamo mai smesso di pensare agli artisti e al nostro pubblico, in nessun momento, con grande dedizione. Con questo programma in streaming iniziamo a scaldare i motori, ma procediamo con cautela, tutelando la salute dei nostri artisti, che si sottopongono a tampone ogni 15 giorni. Dopo, Covid permettendo, saremo pronti a ripartire dal vivo anche con l’opera, portando sul palco scenografie e costumi”.
“Vogliamo farlo in presenza - ha proseguito -, con un numero di spettatori ridotto e la nostra buca dell’orchestra allargata, ma dando un esempio di come il Regio sappia reagire alle difficoltà, mettendo in atto un nuovo modello produttivo e gestionale che ci permetta di arrivare fino a tre recite al giorno, due in sala e una nel foyer, suonando per sei ore al giorno”.
Per quanto riguarda la riorganizzazione dei processi aziendali, il preconsuntivo del 2020 “non risulta ancora in equilibrio - ha detto Purchia -, ma siamo anche molto fiduciosi che il lavoro presentato all’assemblea dei soci e che discuteremo a inizio dicembre abbia gettato le basi per un rapporto di rinnovata fiducia”. Predisposto anche il budget del 2021, con una previsione fino al 2023, sottoposta al collegio dei revisori dei conti.
Buone notizie per l’agibilità dell’edificio, con un finanziamento di 1 milione di euro trovato dal Comune per finanziare l’ultima tranche di lavori predisposti dalla commissione di vigilanza. “Secondo il nostro cronoprogramma - ha spiegato Purchia -, consegneremo i capitolati entro fine dicembre, entro gennaio bandiremo le gare per aggiudicare ad aprile la ditta e iniziare i lavori a giugno, come già stabilito. L’obiettivo, passando attraverso agibilità provvisorie, è di raggiungere quella definitiva. Stiamo per firmare il disciplinare con il Mibact: entro il 2022 avremo uno dei teatri più tecnologici d’Europa”.
Proseguono intanto le interlocuzioni con i sindacati per il sostegno agli artisti con contratto a tempo indeterminato, tassello doloroso del nuovo piano strategico. “Non siamo nelle condizioni di sostenere tutte le professionalità, ma il nostro desiderio è di arrivare presto a un accordo per dare sicurezze e garanzie economiche per chi al momento non possiamo continuare ad avere con noi”.
“Sosteniamo con continuità il Teatro Regio anche nel progetto Alive presentato oggi, che aggiunge alla fruizione dal vivo l’attività digitale. Intesa Sanpaolo ha appena terminato una ricerca che ha coinvolto 1.200 persone tra consumatori abituali di cultura e neofiti. E’ emerso che, approfittando della semplicità e facilità di accesso, il pubblico è aumentato del 15%. In una situazione così difficile mi sembra un dato incoraggiante, si tratta ora di trovare le forme giuste di integrazione tra l’esperienza dal vivo e quella da remoto per poter trattenere e aumentare questi pubblici nel tempo”, ha commentato Fabrizio Paschina, responsabile Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo, intervenuto oggi alla conferenza stampa di presentazione del programma del Teatro Regio di Torino, Regio ALive.
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