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Politica | 26 novembre 2020, 12:55

Crisi e povertà a Torino, il Comune rilancia i Buoni spesa: 4,5 milioni di euro per aiutare 13mila famiglie

Sono già 8000 i nuclei inseriti nelle liste di Palazzo Civico. Schellino: "Ne prevediamo altri 5000 in più". Pironti: "Insieme ai buoni vogliamo anche spiegare a chi ne ha bisogno quali sono gli altri strumenti che hanno a disposizione". Richieste al via dal 10 dicembre

Crisi e povertà a Torino, il Comune rilancia i Buoni spesa: 4,5 milioni di euro per aiutare 13mila famiglie

Tornano i Buoni spesa da parte del Comune di Torino per le famiglie in difficoltà. Dal 10 dicembre (anche con la collaborazione del Csi che allestirà la piattaforma digitale) si potrà avanzare la propria richiesta. Si stimano risorse per circa 4,5 milioni e mezzo (come già è successo la scorsa primavera) sulla base della ripartizione del fondo stanziato a livello nazionale di 400 milioni con il decreto Ristori Ter.

Il sistema di sostegno andrà a rafforzare le attività già avviate con la rete di Torino Solidale e i suoi 12 snodi cittadini che, ogni mese, consegnano pacchi con generi alimentari a circa 8mila famiglie e che continuerà ad assistere le famiglie già conosciute ed eventuali nuovi accessi di nuovi nuclei con le stesse necessità. 

“Oggi – spiega la vicesindaca Sonia Schellino - con le nuove risorse messe a disposizione dal Governo possiamo rafforzare il sistema cittadino di aiuto alle persone e ai nuclei che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno perso reddito e vivono un momento di grande difficoltà. Ci aspettiamo l'ingresso di 5000 nuovi nuclei. Continueremo a consegnare loro panieri con prodotti a lunga conservazione, ma i nuovi fondi ci consentono anche di integrarli con buoni da spendere per l’acquisto alimenti freschi”.

“Il piano di potenziamento di Torino Solidale si arricchirà nei prossimi giorni del contributo della rete di associazioni che gestiscono i dodici snodi cittadini e i banchi alimentari, dove vengono stoccati, preparati e consegnati i panieri alimentari.  La Città infatti – prosegue Schellino - opera in coprogettazione con la rete di associazioni ed enti impegnate in Torino Solidale,  il cui apporto come realtà che lavorano sul territorio risulta fondamentale per la definizione e il funzionamento del progetto”.

Intanto, visto che negli elenchi del Comune compaiono già 8000 nuclei famigliari, in vista del 10 dicembre la macchina amministrativa si sta già attivando per analizzare ogni singola situazione, così da poter partire in maniera efficiente e per tempo, mettendo in campo le risorse e i pacchi entro il periodo di Natale.
"Chi non è già in carico a Torino Solidale potrà richiedere di entrare nel programma di aiuto alimentare attraverso la piattaforma con caricamento assistito. Interventi di questo genere vanno al di là del solo buono - dice l'assessore comunale all'Innovazione, Marco Pironti - per far conoscere alle persone coinvolte anche le altre iniziative e gli altri strumenti cui possono accedere".

"Sul nostro territorio esiste un'infrastruttura sociale - conclude la vicesindaca, Sonia Schellino - che ha avuto e ha ancora un effetto moltiplicatore della generosità della collettività. Ed è una rete che, fino a oggi, ha forse contribuito a stemperare le pressioni sociali legate al Covid e alla crisi economica".

M.Sci

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