Il Nazionale

Cronaca | 26 novembre 2020, 12:16

L’assessore Campora: il capolinea dell’1 rimane a Voltri

Il delegato alla Mobilità del Comune di Genova smentisce tutte le ipotesi circolate nei giorni scorsi. Matteo Frulio (VII Ponente): “Bene le rassicurazioni, ma aspettiamo di vedere il piano generale e chiediamo che queste affermazioni vengano messe per iscritto”

L’assessore Campora: il capolinea dell’1 rimane a Voltri

Nessuna nuova, buone nuove. Ci sta a pennello questo modo di dire, per raccontare della vertenza relativa al capolinea del bus numero 1 a Voltri. E ci sta a pennello perché, nei giorni scorsi, era tornata molto ‘viva’ l’ipotesi che, nell’ambito del futuro piano della mobilità urbana del Comune di Genova, il capolinea dell’1 venisse ‘anticipato’ alle Sorgenti Sulfuree di Palmaro, di fatto tagliando fuori un’intera delegazione, che si sarebbe dovuta servire per andare e venire dalle rispettive abitazioni e dai rispettivi luoghi di lavoro e di passeggio di una serie di navette. 

È un discorso che circola da molto e che, ogni qual volta viene presentato, non fa che suscitare enormi polemiche, il che è anche piuttosto scontato. Ma, in questo caso, ‘nessune nuove, buone nuove’: nel senso che ieri, in occasione di una Commissione Comunale avente per oggetto ‘Aggiornamento situazione Amt a seguito dell’emergenza Covid, l’assessore comunale alla Mobilità, Matteo Campora, ha fermamente smentito questo discorso, confermando che “il capolinea del bus 1 rimane a Voltri, dove si trova tuttora”. 

Le parole di Campora, prontamente riportate dai consiglieri presenti, tra cui il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi, Mauro Avvenente, e la capogruppo della Lega, Lorella Fontana, hanno in parte spento il dibattito, anche se a Ponente permane lo ‘stato di allerta’, come conferma l’assessore municipale al VII Ponente, Matteo Frulio

Frulio, che è sempre molto attento e impegnato su tutte le questioni che riguardano il territorio, nei giorni scorsi, mentre riprendeva quota il discorso del capolinea ‘anticipato’ alle Sorgenti Sulfuree, ha provocatoriamente proposto di far diventare Voltri comune a sé stante. Il suo post ha suscitato parecchi commenti e, “in serata, ho ricevuto la telefonata da parte del direttore generale di Amt, Stefano Pesci. È stato lui per primo a smentire il tema, dicendo che non cambia nulla, poi le sue parole sono state confermate in Commissione anche dall’assessore Campora. Però noi, in Municipio, restiamo ugualmente perplessi. Perché, nonostante sia stato chiesto più e più volte, non ci è mai stato condiviso il futuro piano della mobilità, e sarebbe non solo giusto, ma anche doveroso, coinvolgere i Municipi cittadini in questo tipo di progettualità. In secondo luogo, abbiamo chiesto sia a Pesci che al Comune una smentita per iscritto, in modo che le cose restino agli atti e che ognuno si assuma le proprie responsabilità in merito alle scelte presenti e anche a quelle future”.  

La posizione di Frulio è confermata anche da Ugo Truffelli, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Municipale del VII Ponente: “Lo abbiamo denunciato come Municipio in primavera, quando erano stati pubblicati i documenti del Comune riguardo al nuovo piano di mobilità urbana che prevedeva la sostituzione della linea 1 con un filobus con capolinea alle Sorgenti Sulfuree anziché a Voltri. Ci siamo immediatamente attivati come Municipio per scongiurare questa scellerata ipotesi e far tornare il Comune alla ragione, mantenendo il capolinea della linea di forza del Ponente su Voltri. Ieri, in Commissione Comunale, l’assessore Campora ha confermato a voce che quell’idea sarebbe stata abbandonata e che manterrebbero il capolinea su Voltri. Bene le parole dell’assessore. Ora come Municipio vogliamo e pretendiamo anche parole scritte (‘carta canta’) che confermino questa scelta”. 

Oltre alla linea 1, ieri in Commissione si è parlato anche della situazione generale di Amt, alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in atto. Secondo l’amministratore unico, Marco Beltrami, “il Covid-19 è stato estremamente impattante sul bilancio 2020 di Amt e il 2021 si preannuncia in salita. A incidere sul futuro del trasporto pubblico locale è anche la campagna mediatica che è stata fatta in questi mesi: anche se ci fosse un graduale ritorno alla normalità, anche se non ci fosse una terza ondata e anche se arrivasse in fretta il vaccino, ci aspettiamo carichi minori rispetto al periodo ante Covid e questo perché, lo devo dire, è stata fatta una guerra mediatica negativa sul tema del trasporto pubblico, nonostante non ci siano studi che dicano che il contagio avviene sui mezzi pubblici”. 

Il 2020 è destinato a chiudersi con un calo dei ricavi di 23,2 milioni di euro in meno rispetto al 2019. “Speravamo - ha proseguito Beltrami - che il calo di passeggeri della scorsa primavera potesse essere recuperato tra ottobre, novembre e dicembre, ma come sappiamo la seconda ondata ha imposto una nuova riduzione della capienza oltre a minori necessità di spostamenti, quindi siamo stati ulteriormente colpiti”. 

La riduzione dei ricavi è legata per 20,8 milioni a minori introiti, mentre 2,4 milioni sono stati spesi per il rimborso degli abbonamenti inutilizzati durante il lockdown. A fine anno si prevede una chiusura negativa tra i 12 milioni e i 7 milioni di euro, a seconda che l’azienda decida o meno di far slittare, come previsto dalla legge, gli ammortamenti all’anno successivo. Beltrami ha infine fatto il punto anche sui dipendenti dell’azienda positivi al Covid: sono 41. “Si tratta di un numero in calo rispetto alle settimane passate”.

Alberto Bruzzone

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