La situazione Covid 19 a Castelnuovo Don Bosco è preoccupante. Ad oggi in paese si contano circa 125 positivi, ma il problema riguarda soprattutto la Casa di Riposo.
Il Covid 19, infatti, è entrato prepotentemente nelle mura di questa RSA, gestita dalla Cooperativa Kcs. 82 i positivi su 96 ospiti in totale. Fortunatamente, però, alcuni di questi sarebbero asintomatici.
Solo due operatori per il turno notturno
A essere preso di mira è lo stesso personale della struttura, che negli ultimi giorni è nettamente diminuito causa Covid. Si è passati, infatti, da 50 dipendenti a 10. Nei turni notturni, poi, prestano servizio solo due persone, per l'intera struttura.
La situazione sembra essere degenerata in una manciata di giorni, ma di fatto si è venuti a conoscenza della gravità dopo un esposto per disumanità da parte di un familiare di un ospite deceduto in RSA, che non sarebbe stato avvisato della perdita.
Sono diversi i familiari degli ospiti ad aver poi lamentato, oltre l'impossibilità di vedere i propri cari (come da protocollo), anche quella di non poterli vedere nemmeno virtualmente o sentirli telefonicamente.
Anche i dipendenti stessi sono stanchi e provati, da una situazione allarmante, che consente loro di fare pochissimi giorni di riposo.
Il padiglione Cafasso
Ieri l'Asl To5 - Asl competente del territorio - dopo un sopralluogo, ha dichiarato che la situazione in RSA è di estrema gravità e ha chiesto lo sgombero immediato del padiglione Cafasso. Il padiglione più critico, che ospita 13 anziani. L'idea era quella di spostare gli ospiti di quell'ala all'interno di un'altra struttura, sanificare il padiglione e farlo diventare nuova casa degli ospiti negativi rimasti. Nulla, però, è stato fatto.
"Mi è stato riferito che i familiari di questi ospiti si siano opposti allo spostamento. Io, però, non ho nessun potere e nessun ruolo in questa struttura, se non nominare membri del CdA. Anche se sono il sindaco del paese, vengo informato della situazione in RSA con il contagocce", dichiara il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, Antonio Rago.
Una situazione, quella in RSA, che sembra davvero essere sfuggita di mano.
"Da tempo ormai la direttrice sanitaria si è allontanata, con la scusa che la figlia fosse in quarantena. Successivamente è risultata positiva, ma di lei non abbiamo più alcuna notizia. Ho informato la Procura di questo fatto e ho chiesto che venisse nominato momentaneamente un nuovo direttore sanitario, ma anche qui nulla è cambiato", continua il sindaco.
"Mia mamma malata di Alzheimer"
Intanto R. è disperato. Da 20 giorni cerca di avere notizie della sua mamma che si trova in RSA. Ha l'Alzheimer e si trova nel padiglione Cafasso, insieme ad altri ospiti non autosufficenti.
La mamma di R., che ha 73 anni, è ricoverata a Castelnuovo da 5 anni. "Le cose le sappiamo come 'passa parola', non so come sia messa mia mamma, le rare volte che rispondono, non sanno a chi passare la telefonata per avere notizie, la scorsa settimana ho saputo che ha avuto la febbre, ma aveva, per fortuna, il tampone negativo, ci sono stati 8 morti dall'inizio del mese. La direttrice sanitaria, Paola Gastaldi, questa settimana è assente e il responsabile (Zampicinini) non è raggiungibile. Solo questa settimana ho fatto 20 telefonate e mi hanno risposto solo una volta".
Indignata anche Rachele Sacco, vicepresidente dell'Associazione "Adelina Graziani" contro la malasanità e per i diritti umani: "Un fatto gravissimo, mi chiedo come questo possa essere possibile".
La minoranza attacca
Intanto la minoranza in paese attacca duramente il sindaco Rago e il suo operato.
"Abbiamo pregato in tutti i modi possibili il sindaco a rinnovare completamente il CdA, che cambiasse la dirigenza. Ma non ha voluto ascoltarci. Ha voluto fare di testa sua e i suoi consiglieri lo hanno sostenuto. Con l'assolutismo di Rago e il sostegno cieco dei suoi consiglieri la maggioranza ha ignorato tutto questo, facendo credere al paese che andasse tutto bene", attacca il Capogruppo dell'opposizione, Luciano Badolisani.
Pronta la replica del primo cittadino. "La minoranza si diverte a sparare a zero, è sciacallaggio puro. Mi chiedono di dimettermi, ma mi viene da ridere".
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