In una Torino immersa nel lockdown, piazza Castello torna a essere il teatro di una nuova protesta. A esprimere il dissenso contro la gestione sanitaria ed economica della pandemia sono i vari centri sociali torinesi. La componente anarchica si ritrova in una piazza Castello blindata, con i mezzi di polizia a bloccare gli accessi a via Pietro Micca, via Po e via Roma, per evitare che eventuali tensioni possano coinvolgere tutto il centro cittadino come capitato qualche giorno fa.
Almeno duecento i manifestanti, guardati con attenzione dalla forza dell’ordine che si tengono a debita distanza. “Vale più la vetrina di Gucci di una generazione senza futuro: la crisi la paghino i ricchi” si legge nello striscione srotolato davanti a Palazzo Madama.
Per il momento la manifestazione si sta svolgendo senza alcuna tensione e in maniera pacifica.
“In questa pandemia non siamo tutti uguali. Sfidiamo il lockdown perché colpisce i più deboli, chi non arriva alla fine del mese” afferma un manifestante al microfono. “È stata smantellata la sanità pubblica, la politica ha fallito: i sussidi non arrivano, serviva una gestione della pandemia che non c’è stata”, conclude.
Commenti