Il Nazionale

Cronaca | 06 novembre 2020, 19:10

Torna domani la protesta in piazza De Ferrari: doppia convocazione nel pomeriggio

Il presidio è convocato da un'appello circolato su social e whatsapp e da un documento firmato da Genova Antifascista, centri sociali, partiti e movimenti della sinistra radicale

Torna domani la protesta in piazza De Ferrari: doppia convocazione nel pomeriggio

Cominceranno ad affluire alle 16,30 in piazza De Ferrari i manifestanti che hanno deciso di protestare per rivendicare un diverso approccio delle istituzioni alla lotta contro la pandemia, così come spiega il documento lanciato per indire la manifestazione, che ha circolato privo di firma sui social e su whatsapp. Le richieste sono di maggior investimenti nella sanità, assunzioni di personale medico e insegnanti per le suole, così come un reddito di quarantena capace di sostenere tutti i cittadini dalla feroce crisi economica che segue al virus

"In questi ultimi mesi le istituzioni, dal Governo ai Comuni passando per le Regioni, non hanno fatto nulla ed oggi, allo scoppio della seconda ondata pandemica, il ricatto fra salute e reddito è sempre più evidente - si legge nel documento -. A maggio il Governo doveva aumentare di 3500 unità le terapie intensive con il Dl Rilancio, invece ne sono state completate meno della metà. A settembre si era garantita la ripartenza della scuola e l’adeguamento dei trasporti, invece ancora oggi aspettiamo docenti, spazi e un trasporto pubblico adeguato. L'unica soluzione adottata per contrastare la pandemia sembra essere colpevolizzare cittadini e cittadine, militarizzando le nostre città. Non possiamo sottostare a queste condizioni, le soluzioni ci sono e si possono attuare".

L'appello alla mobilitazione si chiude con un'appello all'azione rivolto a tutti i cittadini per la costruzione di una vera e propria svolta politica nella gestione della cosa pubblica: "Per fare tutte queste cose serve una mobilitazione popolare, dei lavoratori e delle lavoratrici, dei precari e delle precarie, degli studenti e delle studentesse, di tutti/e coloro che in questi mesi hanno perso il lavoro. Una mobilitazione che dica forte e chiaro quello che è sotto gli occhi di tutti: basta privatizzazioni, basta con la politica per i ricchi, redistribuiamo la ricchezza! Tassare i grandi patrimoni per finanziare sanità pubblica, istruzione e reddito di emergenza! Le nostre vite valgono!  Non vogliamo morire né di covid, né di fame! Insieme siamo la cura!".

Nella stessa piazza alle 17.00 c'è poi il concentramento indetto da Genova Antifascista, CSOA Zapata, CSOA Terra di Nessuno, PRC Genova, PCL Genova, Sinistra Anticapitalista Genova, Coordinamento Antifascista Savona e Circolo Arci Trenta Giugno.

"Questa pandemia - si legge nel documento della galassia della sinistra radicale - ci dimostra che tutto il popolo naviga nello stesso mare, ma non tutto il popolo ha le stesse imbarcazioni. Questo incedere del virus ha evidenziato ancora di più problemi noti e cocenti ai nostri governi e peggio ancora, ha fatto emergere la volontà politica di distruggere alcune categorie di lavoratori (es. della scuola e dello spettacolo, evidentemente non abbastanza produttivi), cancellare le persone meno abbienti, che ad un lavoro forse neanche aspirano più, disilluse dalla totale mancanza di una finestra sul futuro, e ancora peggio ha diffuso il virus dell’indifferenza".

"C’è chi in questa pandemia continua ad arricchirsi con i soliti intoccabili stipendi, industriali che lucrano sulla salute dei loro lavoratori perché tanto 'morto un operaio se ne fa un altro' - si legge in conclusone del documento -. Ci sono governi che ci mandano in vacanza o a cercare la nuova barca da comprare, ma non pensano ad implementare il trasporto pubblico o a concordare una nuova strategia con il trasporto privato. Stanno cercando di ridurci come cavie in laboratorio: criceti lobotomizzati che passano la vita a correre su una ruota, totalmente astratti dalla realtà e dalla loro natura.
Ma come dice qualcuno, la ruota gira. E non solo gira. A volte si rompe, altre viene divelta, oppure si incastra. Questa ruota, dagli ingranaggi usurati e mal oleati, é destinata a collassare. Ma c’è cavia e cavia: c’è quella che rimane aggrappata e quella che reagisce e si salva. Salta giù dalla ruota e scendi in piazza!".

Redazione

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