Un netturbino di Amaie Energia è ricoverato dalla scorsa notte al 'Santa Corona' per via delle gravi ferite al volto riportate a seguito di una violenta aggressione. L'operatore è stato violentemente colpito prima con un casco e poi a calci e pugni, il tutto per futili motivi. I due aggressori sono ragazzi della zona, italiani, molto conosciuti anche per diversi precedenti.
Durante la notte sono giunte diverse richieste di intervento alla sala operativa del Commissariato di Sanremo in quanto era in atto una violenta aggressione ai danni un operatore ecologico mentre svolgeva il proprio turno di servizio insieme ad un collega. La volante è arrivata dopo pochi istanti sul posto e ha notato subito due giovani che si davano precipitosamente alla fuga. I due agenti, con prontezza ed efficacia sono riusciti immediatamente a bloccare i due ragazzi i quali, probabilmente anche per lo stato di alterazione alcolica, hanno inveito contro gli agenti con minacce e insulti per poi aggredirli con calci e pugni.
Grazie anche all’arrivo di un secondo equipaggio della squadra volante presente sul territorio i due sono stati contenuti e calmati al fine di ricostruire la vicenda e prestare all’operatore ecologico le dovute cure tramite l’arrivo di un’ambulanza.
Dai primi accertamenti è emerso, in particolare, che l’aggressore M.C., 17enne (difeso dall'avvocato Andrea Artioli) già noto alle forze dell’ordine, aveva aggredito l’uomo colpendolo con un casco senza un reale motivo, spalleggiato in tutte le fasi dal suo amico Danilo Decantello, di 18 anni (difeso dall'avvocato Cristina Carbone) anche lui noto alle forze dell’ordine per reati di indole violenta.
Il minore veniva è stato denunciato in stato di libertà per lesioni aggravate all’operatore ecologico, per lesioni, resistenza e oltraggio nei confronti degli agenti, mentre il maggiorenne è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per resistenza ad un pubblico ufficiale e concorso in lesione aggravate.
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