Sui social network, come accaduto a marzo e aprile, si sta diffondendo la ‘psicosi’ dell’untore, ovvero la possibilità che nelle prossime ore possano arrivare nella nostra provincia (e nel resto della regione) proprietari di seconde case da Piemonte e Lombardia che, da domani, sono zone ‘rosse’, con tutte le disposizioni ministeriali che ne convengono e con il divieto di spostamento.
Cerchiamo di evitare la ‘caccia all’untore’ perché la prima cosa da fare è il rispetto della Legge. E questa parla chiaro: oggi gli spostamento sono consentiti e, quindi, fino alle 23.59 chiunque può venire in Liguria per poter soggiornare nelle proprie seconde case, da dove potersi muovere liberamente da domani. Dalla mezzanotte questo non sarà più possibile e, ovviamente, le forze dell’ordine si stanno già attrezzando per svolgere i controlli del caso. Ma, attenzione lo ripetiamo, da domani.
In questo caso, più che la ‘caccia all’untore’ bisognerebbe fare la caccia al ‘furbetto’, anche se rispetto a marzo cambia qualcosa, visto che le scuole (in presenza o in Dad) rimangono aperte così come le aziende. Ci sarà meno spazio per le famiglie, per muoversi e viaggiare verso la casa delle vacanze. Abbiamo detto del possibile ‘furbetto’: in questo caso siamo noi a parlare direttamente con lui. Se, infatti, qualcuno ha sintomi da Covid o comunque è entrato negli ultimi tempi in contatto con qualcuno che era contagiato, lasci perdere e resti nella sua regione, anche se oggi può ancora muoversi. Non sarebbe corretto, non sul piano legale, ma etico.
Per il resto, invece, i liguri evitino i soliti commenti inutili sui social, spesso riempiti da nefandezze di gente alla quale è stato dato uno strumento anche importante, ma che dovrebbe essere usato diversamente. Da domani scatteranno i controlli e, quasi certamente, le forze dell’ordine verificheranno le uscite autostradali per evitare le ‘fughe’ dalle altre regioni.
Intanto, a livello nazionale rimbalza la notizia secondo la quale non è da escludere che, nelle prossime ore, possano cambiare i ‘colori’ delle diverse regioni, annunciati ieri dal Presidente del Consiglio e la relativa ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, con la quale ha imposto il lockdown per 15 giorni su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria, da domani.
E, sempre secondo le notizie che arrivano da Roma, sono due le regioni a rischio, Veneto e anche la nostra Liguria, che rischia di finire in ‘arancione’ o, addirittura, in ‘rosso’. Secondo le informazioni che trapelano, infatti, l’ordinanza del Ministro della Salute, è stata fatta sulla base dei vecchi dati del monitoraggio dell’Iss, quelli del 25 ottobre. Non c’erano nuovi dati e, quelli a disposizione erano ancora troppo parziali.
Domani gli esperti dell’Istituto superiore di sanità dovrebbero produrre il nuovo report con dati più completi. La Liguria, al momento, vede l’indice Rt all’1,25. L’eventuale peggioramento della situazione deve essere valutato sia per la nostra regione ma anche per Toscana e Campania.
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