Cronaca | 04 novembre 2020, 19:17

«Più controlli, no chiusure», i commercianti e gli artigiani in piazza a Pinerolo [FOTO e VIDEO]

Oggi si è tenuta una manifestazione di fronte al municipio

Molti hanno raccontato degli sforzi fatti per adeguare i locali e dei soldi promessi dallo Stato che non sono arrivati. Tutti hanno chiesto di poter lavorare perché è un loro diritto e perché devono mantenere le loro famiglie. Il nuovo lockdown che dovrebbe arrivare in Piemonte venerdì preoccupa i commercianti e gli artigiani di Pinerolo, che si sono ritrovati oggi in piazza Vittorio Veneto di fronte al Comune. Un centinaio di persone tra cui anche alcuni sostenitori della protesta e alcuni clienti.

A spiegare le ragioni della manifestazione, partita alle 15,30, è stata Manuela Anzalone, portavoce della chat WhatsApp di commercianti e artigiani che è nata durante il lockdown di marzo e aprile.

Anche il sindaco Luca Salvai è uscito dal municipio per incontrare i manifestanti e mostrare loro la sua solidarietà. Ma di fronte alle richieste di poter lavorare per mantenere la famiglia e di consentire alle attività di stare aperte, non mandando i controlli, il primo cittadino ha ammesso di avere poca voce in capitolo e ha detto la sua opinione con toni forti: «Secondo me è una cazzata far chiudere i negozi, perché non sposta una virgola nella diffusione del contagio. Ma io posso solo far presente il problema gli enti superiori». Dopo attimi di tensione, poi rientrati, diversi esercenti hanno annunciato di voler tenere aperto, malgrado i divieti che dovrebbero arrivare, dicendo che lo Stato dovrebbe riconoscere i loro sforzi per adeguarsi alle norme anti-covid e fare più controlli su chi non si è messo in regola, piuttosto che chiudere. Salvai però ha invitato a rispettare le regole, perché le multe sarebbero inevitabili: «I rappresentati delle istituzioni non possono far finta di nulla, sarebbe omissione di atti d’ufficio».