Il Nazionale

Cronaca | 10 ottobre 2020, 10:30

Pedopornografia sul "Dark web": anche un savonese tra gli indagati dell'operazione "Scacco matto"

L'operazione è condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, con oltre 100 operatori della Polizia Postale

Pedopornografia sul "Dark web": anche un savonese tra gli indagati dell'operazione "Scacco matto"

Anche un uomo residente in provincia di Savona tra le persone poste sotto indagine da parte dell'operazione "Scacco matto" condotta dalla Polizia di Stato.

Le accuse sono di scambio di file di pedopornografia con tecniche di anonimizzazione nel dark web: agenti sottocopertura della Polizia Postale hanno così messo in luce un giro di pornografia minorile che, attraversando tutte le maggiori città italiane, passa anche da Savona.

Vasta e complessa operazione condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, oltre 100 operatori della Polizia Postale stanno effettuando perquisizioni e sequestri a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città straniere.

Venti le persone italiane denunciate, di cui tre arrestate in flagranza perché ritenute responsabili di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico nonché di istigazione a pratiche di pedofilia. Numerosi i soggetti stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza.

L’indagine è frutto di una lunga attività sotto copertura, con gli indagati che utilizzavano sistemi di anonimizzazione (TOR, VPN) e servizi di messaggistica crittografata per scambiarsi tra loro foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo. In diverse occasioni condividevano racconti di loro esperienze sessuali con minori.

Nel corso delle indagini gli agenti della Polizia Postale di Catania e del Centro Nazionale di contrasto alla Pedofilia online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, grazie ad una meticolosa ricerca, raccolta e analisi di dati, sono riusciti, altresì, a pervenire alla localizzazione di alcuni dei luoghi degli abusi e all’identificazione di tre vittime.

Redazione

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