"Sono una mamma Covid, ma io e le mie bambine non siamo untrici, abbiamo seguito il protocollo"

Situazioni delicate che meritano attenzione, soprattutto sapendo quanto sia facile il dilagare di notizie che volano "veloci di bocca in bocca".

È notizia di ieri, ad Asti la chiusura di 2 classi della scuola elementare Dante per una mamma positiva al Covid con le due figliolette di 7 e 9 anni.

Potrebbero essere di più per la concomitanza di un'insegnante e un altro bambino che va al centro, una precauzione necessaria per la tutela di tutti.

La vicenda, il responso, la comunicazione

Elena nella notte tra martedì e mercoledì accusa febbre , dolori muscolari e con le precauzioni necessarie si reca al Pronto soccorso. Il suo tampone, dopo pranzo, rivela la positività ed Elena viene accompagnata a casa con l'ambulanza Covid.

Nel frattempo la sorella ritira le bambine dal doposcuola e le porta al Pronto soccorso. Alle 19 il responso: positive, tutti in quarantena.

"Tra le 19.10 e le 19.30 tramite la chat di WhatsApp sono stati tutti avvisati, ci spiega Elena, anzi, forse abbiamo persino allarmato ma ci sembrava giusto avvisare subito".

Non avevo i sintomi quando ho portato le bimbe al doposcuola

È dispiaciuta Elena che il doposcuola Mini Kids di corso Torino, l'abbia fatta passare da 'untrice' sostenendo di non essere stati avvisati. Anzi, secondo quanto avrebbe affermato la titolare del Mini Kids, la mamma avrebbe accompagnato le bambine al doposcuola, avendo già i sintomi.

"Ho fatto di tutto per essere il più corretta possibile - aggiunge Elena, ora la titolare è positiva, ma mi dispiace che si dicano cose sbagliate. Non è vero che le bimbe erano in attesa di tampone".

Tirando quindi le somme di questa delicata vicenda, al momento sarebbero  chiuse quattro classi e il Mini Kids, la vicina di casa di Elena ha due bambini che frequentano, anche loro, il doposcuola.

Sta meglio Elena e così le sue bimbe, per almeno15 giorni dovranno stare in quarantena e attendere il doppio tampone con esito negativo.

"Non sappiamo se verranno a farcelo a casa - conclude - restiamo in attesa della chiamata del Sisp".